Crowdfunding Per Startup, PMI e ora anche SRL [2023]

Il crowdfunding è una tipologia di finanziamento collettivo, originariamente previsto per le sole startup innovative, in seguito esteso alle piccole e medie imprese e ora anche alle SRL. In questo articolo vediamo chi può beneficiare del crowdfunding e quali forme e modalità questo può assumere.

Chi può accedere al crowdfunding?

Il crowdfunding è stato introdotto nell'ordinamento Italiano tramite l'articolo 30 del Decreto Legge n° 179/2012
Inizialmente l'accesso al crowdfunding era limitato alle sole startup innnovative; il Decreto Legge 50 del 2017 (articolo 57, comma 1), ne ha esteso l'applicazione anche alle piccole e medie imprese, ad esclusione di quelle costituite in forma di s.r.l. stante il limite previsto dall'articolo 2468 del Codice Civile che dispone: Le partecipazioni dei soci non possono essere rappresentate da azioni ne' costituire oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari.

Crowdfunding per SRL

Tale limite è ora caduto con l'attuazione del Regolamento UE 2020/1503 relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding per le imprese avvenuta con il Decreto Legislativo n° 30 del 10 Marzo 2023: questo modifica l'articolo 100 ter del TUF, il testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, dedicato alle Offerte di crowdfunding:

In deroga a quanto previsto dall'articolo 2468, primo comma, del codice civile, le quote di partecipazione in societa' a responsabilita' limitata possono costituire oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari, anche attraverso le piattaforme di crowdfunding, nei limiti previsti dal regolamento (UE) 2020/1503.

Articolo 100-ter TUF

Il nuovo regolamento della Consob sul crowdfunding

La Consob ha recepito la modifica apportata dall'articolo 103 del TUF ed ha adottato un nuovo regolamento sul crowdfunding con la delibera 22720 del 1 Giugno 2023. Pertanto, adesso anche le piccole e medie imprese costituite in forma di srl possono fare ricorso al crowdfunding. L'estensione del crowdfunding al mondo delle piccole e medie imprese è rilevante, dal momento che introduce per le imprese una alternativa al credito bancario.

Cos'è il crowdfunding

Il crowdfunding è dunque uno strumento che consente di finanziare una startup con modalità alternative al credito bancario, reso accessibile ora anche alle piccole e medie imprese e come abbiamo appena visto ora anche alle srl. Di seguito vediamo quali forme può assumere.

Donation crowdfunding

È una delle forme più diffuse di crowdfunding, sia in Italia che nel mondo.

Il donation based crowdfunding si caratterizza per l’assenza di benefici diretti da parte di chi sceglie di finanziare un progetto.

Con il crowdfunding infatti, spesso la spinta alla scelta di sovvenzionare una iniziativa imprenditoriale è dettata semplicemente dall’affinità con le finalità del progetto.

Le iniziative che riescono a beneficiare di questa forma di crowdfunding hanno per lo più finalità sociali, etiche e ambientali.

Reward crowdfunding

Questa modalità è ispirata da motivazioni analoghe al donation based crowdfunding.

Con il reward based crowdfunding il finanziatore ottiene una ricompensa di valore economico più o meno simbolico.

Tale ricompensa è perlopiù un ringraziamento pubblico, uno sconto per l’acquisto del prodotto o servizio, oppure il prodotto stesso, in anteprima, che viene realizzato attraverso il contributo dei donatori.

Equity crowdfunding

L'equity based crowdfunding rappresenta una forma più strutturata di quelle che abbiamo appena visto.

Con l'equity based crowdfunding il finanziatore ottiene una quota del capitale sociale dell’impresa o startup, in seguito alla sottoscrizione e al buon esito della compagna di raccolta fondi.

In tal modo, il finanziatore/socio potrà partecipare alla riscossione degli utili/dividendi della costituita nuova impresa.

Rispetto alle prime due forme di crowdfunding, che hanno finalità sociali e non economiche, l’equity based crowdfunding rappresenta un vero e proprio investimento.



Quale modalità di crowdfunding scegliere?

Come è intuibile, per scegliere la tipologia di crowdfunding da attivare sarà necessario prendere in considerazione la fase di sviluppo in cui si trova l’impresa.

Se una startup si trova ancora in fase di validazione dell’idea e del prototipo, saranno preferibili le soluzioni di crowdfunding donation e reward based.

Al contrario, un’impresa o startup più matura, con la necessità di raccogliere somme più cospicue, si orienterà senza dubbio sull’equity crowdfunding.

I vantaggi legati alla scelta del crowdfunding, come fonte di finanziamento per una iniziativa imprenditoriale, sono molteplici sia per le startup che per i finanziatori.

Le prime possono avviare un vero e proprio test di mercato, a costi molto ridotti, analizzando i feedback (positivi o negativi che siano) ricevuti dalla “folla” alla quale si rivolgono; potranno, inoltre, farsi conoscere ed attivare una prima base di clienti, nonché di finanziatori professionali.

Vantaggi fiscali del crowdfunding

Per chi finanzia una startup, ad esempio aderendo ad una campagna di crowdfunding, sono previsti dei vantaggi fiscali:

  • Persone fisiche:
    • detrazione Irpef del 30%;
    • detrazione Irpef del 50% in regime de minimis: si tratta del particolare regime introdotto dal Decreto 34 del 2020 (decreto rilancio) e disciplinato dall'articolo 29 bis del decreto legge 179 del 2012.
  • Persone giuridiche: per i soggetti IRES è riconosciuta una deduzione dal reddito imponibile del 30% di quanto investito in una o più startup innovative.

Le detrazioni fiscali vengono riconosciute per un finanziamento massimo di 1 milione di € per periodo di imposta, da mantenere per un minimo di 3 anni.

Questi incentivi fiscali per chi finanzia una startup sono stati previsti dalla Legge di Bilancio del 2017 per il periodo dal 2017 al 2025 ed autorizzate dalla decisione della Commissione Europea C(2018) 8389 del 17 Dicembre 2018.

Altri vantaggi

Inoltre, i finanziatori possono beneficiare di un possibile rendimento, anche molto elevato, qualora la startup sulla quale si è investito in equity dovesse essere acquisita da parte di società più grandi, ovvero in caso di quotazione sul mercato azionario.

Quanto agli “investimenti” nelle campagne di crowdfunding donation o reward based conferiscono un vantaggio “immateriale”, che può essere sia strettamente soggettivo (promuovere iniziative sociali), sia di immagine.


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Consulenza Legale Startup Avvocato Stefano Toro

Stefano Toro

Avvocato - Consulenza legale a startup e imprese

Avvocato consulente d'azienda a Roma, fornisco consulenza ed assistenza legale a startup innovative e piccole e medie imprese.

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