Che Differenza C'è Tra Domicilio e Residenza?

La differenza tra domicilio e residenza è individuabile nel fatto che mentre il domicilio attiene alla sfera economico-sociale dell'individuo, ad esempio il luogo in cui si lavora, la residenza coincide con il luogo in cui si ha la dimora abituale per motivi personali (famiglia, affetti). Pertanto, a differenza del domicilio, la residenza identifica una connessione di carattere personale con il luogo, e non lavorativa. Inoltre, mentre la residenza è un dato formale e va registrata presso il Comune in cui si risiede, il domicilio è una situazione di fatto e può essere dichiarata dall'interessato senza particolari formalità.

Cosa si intende per domicilio, residenza ed abitazione?

I termini residenza ed abitazione sono spesso utilizzati nel linguaggio comune come sinonimi, mentre a livello giuridico hanno un significato ben preciso (fatta eccezione per l’abitazione, come diremo a breve). In questo articolo cerchiamo di chiarirne il significato giuridico, citando le definizioni fornite dal Governo in occasione delle misure adottate durante l'emergenza Covid.

Domicilio

"Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza. "

Il domicilio è il luogo in cui la persona fisica intende stabilire la sede principale dei suoi affari e interessi (articolo 43, comma 1 del Codice Civile); a differenza della residenza, il domicilio attiene non tanto alla sfera personale del soggetto quanto a quella economico-sociale.

Si distinguono vari tipi di domicilio:

  • VOLONTARIO : scelto liberamente dal soggetto;
  • LEGALE O NECESSARIO: imposto dalla legge;
  • GENERALE: se si riferisce a tutti gli affari di un soggetto, in maniera indistinta e indeterminata;
  • SPECIALE O ELETTO: riferito cioè a determinati affari o atti, con durata limitata al compimento degli stessi.

Solitamente domicilio e residenza coincidono, ma non sempre: si può dunque avere un domicilio diverso dalla residenza. Ad esempio, l’Avvocato di solito ha la propria residenza nel luogo in cui abita e il domicilio presso il proprio Studio.


COME CAMBIARE IL DOMICILIO?

Una importante differenza tra domicilio e residenza sta nel fatto che una eventuale variazione del domicilio non richiede atti o comunicazioni ufficiali, come invece accade per il cambio di residenza. Occorre però un legame tra il luogo che la persona sceglie come domicilio e l’attività che questa svolge.


Detto altrimenti, a differenza del cambio di residenza, non occorrono documenti o procedure particolari per cambiare domicilio; bisogna però poter dimostrare la connessione che giustifica il domicilio in un dato luogo. Possono bastare anche l'intestazione delle utenze, un contratto di affitto o di comodato.



Residenza

"La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento."

La residenza è il luogo in cui la persona ha la dimora abituale (articolo 43, comma.2, Codice Civile); la residenza rappresenta inoltre un dato formale, visto che il cambio di residenza deve essere comunicato al Comune in cui il soggetto si trasferisce e tale dato costituisce quello ufficiale per l’invio di comunicazioni o notifiche.

Circa le modalità per ufficializzare il cambio di residenza, occorre informarsi presso il Comune in questione: potrebbe bastare una comunicazione via email e avviare la procedura da remoto, e la domanda produce i suoi effetti immediatamente.

Dimora

La dimora è genericamente il luogo luogo in cui il soggetto si trova, anche solo occasionalmente o transitoriamente purché per almeno un periodo apprezzabile di tempo (es. albergo in cui si va in vacanza, seconda casa).

Abitazione

Un discorso a parte va fatto per il concetto di abitazione. Essa in materia civilistica assume un significato ben diverso (art.1022 Codice Civile), mentre in Diritto Tributario si ha la fattispecie dell’abitazione principale (cioè quella in cui il soggetto ha la dimora abituale e la residenza anagrafica) rilevante ai fini IMU.

Ai fini dell'applicazione della normativa Covid, finalizzata a limitare gli spostamenti, si ritiene che tanto l'abitazione, quanto il domicilio e la residenza condividano il requisito della stabilità; si tratta di luoghi dove si vive stabilmente e dove è dunque consentito "rientrare." In tal senso, il concetto di abitazione non può essere ricondotto a quello di dimora, stante l'occasionalità che caratterizza la permanenza presso di questa.

Il requisito della stabilità distingue l'abitazione dalla seconda casa, luogo in cui ci si reca solo occasionalmente e verso il quale il DPCM del 4 Dicembre vieta di recarsi nel senso visto in precedenza.

Sul concetto di abitazione ti consigliamo di leggere anche: Cosa intende il DPCM per abitazione?

"Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze)..."


Leggi anche : Chi sono i congiunti?


Avvocato Caterina Martino Civilista a Firenze

Caterina Martino

Avvocato civilista a Firenze,

mi occupo in particolare di risarcimento danni, recupero crediti, Diritto del Lavoro e Diritto di Famiglia.

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