Diritto & Tecnologia

Sul blog di Avvocloud pubblichiamo aggiornamenti ed approfondimenti su Diritto, tecnologia e legal tech.
illustrazione di un laptop

Many have claimed that the Digital Services Act, which entered into full effect last February 17, is a Regulation geared towards censorship: under the pretext of tackling illegal content and disinformation on the internet, the DSA may lead to remove online content based on the opinions they express. A debate on censorship is never to take lightly, particularly in occasion of new Regulations that have an impact on fundamental rights like freedom of expression. In this article, we are going to see some of the concerns raised on Digital Services Act and censorship and how the Regulation seeks to tackle illegal content and disinformation online while protecting freedom of expression.

MiCAR is the European Regulation 2023/1114 on markets in crypto-assets (MiCA). It provides a legal framework to the sector of crypto-assets, which was previously almost unregulated: only the crypto-assets qualifying as financial instruments were subject to the european legislation on financial services. The lack of a comprehensive set of rules was detrimental to the development of a market in crypto-assets and would have led to miss the opportunities these applications of distributed ledger technology may offer in terms of innovation in the financial sector.

Con questo articolo introduciamo una delle prime azioni legali intentate in materia di intelligenza artificiale. Si tratta di una class action contro OpenAI e Microsoft, società attive nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale. In questo articolo riassumiamo le prime motivazioni della class action e concludiamo con alcune considerazioni di carattere generale sulle problematiche che la diffusione dell'intelligenza artificiale sta evidenziando.

Ulteriori informazioni sulla class action sono reperibili sulla pagina web dell'iniziativa: Together on AI

Il Regolamento MiCA introduce una normativa europea per il settore delle cripto-attività. MiCAR è l'acronimo di Market In Crypto-Assets Regulation, il Regolamento UE 2023/1114. Il Regolamento MiCA prevede 3 categorie di cripto-attività, o crypto-assets, ed assegna loro una disciplina parzialmente diversa in ragione delle particolari esigenze di regolamentazione che ciascuna comporta. Il Regolamento prevede anche una apposita disciplina per i prestatori di servizi per le cripto-attività.

dei fili d'erba visti controluce con il cielo sullo sfondo

The European Institutions have reached a deal on the final text of the European regulation on cybersecurity requirements for products with digital elements, known as the Cyber Resilience Act.

With our previous article on the Cyber Resilience Act we have analyzed the terms of the proposed legislation; we have also seen that over the last few months the open source community has consistently pointed out the flaws of the proposed regulation, explaining why the Cyber Resilience Act poses a risk to the development of open source software in Europe.

un cielo stellato

Il testo della proposta di Regolamento Europeo sulla cybersecurity, noto come Cyber Resilience Act, subisce alcune modifiche e si avvicina alla versione definitiva. Lo scorso 30 Novembre le istituzioni comunitarie hanno raggiunto un accordo politico sul testo finale del regolamento, ponendo fine alla fase di negoziazioni nota come "trilogo".

illustrazione di case

L'ultima delle modifiche al superbonus 110 è stata apportata dal decreto asset: se non c'è stata una proroga del superbonus per il 2024, vengono comunque riconosciute per i condomini detrazioni fiscali minori e diverse per le spese sostenute negli anni 2023, 2024 e 2025. Per le unità unifamiliari è prevista la detrazione del 90% per le spese sostenute nel 2023 ma a determinate condizioni. Viene previsto un contributo a fondo perduto per compensare i contribuenti che perderanno la detrazione del 110% in luogo di quella più bassa del 90%; anche la concessione del contributo è soggetta a condizioni.

The Digital Markets Act is the european regulation EU 2022/1925 on contestable and fair markets in the digital sector which addresses the lack of contestability of core platform services, and imposes obligations on the undertakings designated as gatekeepers. In this article, we are going to introduce the key points of the Digital Markets Act: we start with contestability, what does it mean and the relation between the new discipline and Competition Law. We will then see what the core platform services are, and when an enterprise qualifies as gatekeeper.
Lastly, the Digital Markets Act mandates chat interoperability, between different providers of messaging apps: while this is meant to overcome the well known network effect, we will explain why it also poses risks for privacy and security.

la bandiera dell'Unione Europea

Il Digital Markets Act è il Regolamento europeo che mira a garantire la contendibilità e la concorrenza dei mercati dei servizi digitali, in particolare nel settore dei servizi di piattaforma di base. Il testo del Digital Markets Act prevede obblighi ed adempimenti a carico dei gatekeeper: imprese che beneficiano di posizioni consolidate e durature sul mercato e che di fatto limitano la concorrenza, anche senza ricorrere a condotte propriamente anticoncorrenziali.

Il Digital Markets Act è entrato in vigore il 1 Novembre 2022. I primi gatekeeper sono stati designati dalla Commissione il 6 Settembre 2023; gli obblighi previsti a loro carico dal Digital Markets Act sono in vigore dal 7 Marzo 2024.

un laptop

Digital Services Act e censura: con l'entrata in vigore del Regolamento si è sostenuto da più parti che il DSA sia una normativa volta a censurare i contenuti non in linea con una qualche opinione o linea politica. In altre parole, uno strumento per imporre alle piattaforme, ad esempio i social network, la cancellazione di contenuti non conformi. In questo articolo vediamo le ragioni di tale posizione e cerchiamo di capire se il Digital Services Act si presti o meno alla censura.

The AI Act is the proposed european legal framework on artificial intelligence: the objective of the regulation is to balance the development of AI technologies with the fundamental rights of the EU and ensure the proper functioning of the European internal market. The draft has been approved by the European Parliament on June 14 2023; the legislative process now continues with the negotiations among the Commission, the Parliament and the European Council, known as "trilogues", which will eventually lead to the approval of the AI Act and to a european regulation on artificial intelligence.

un contratto scritto su un foglio

Venditori e acquirenti B2B di diversi Stati UE possono avere problemi di mancato pagamento delle fatture o di contestazione della merce consegnata. Quale sarà il giudice competente a risolvere la loro controversia internazionale? Con questo articolo risponderemo a questa domanda, analizzando varie ipotesi fra cui un caso finalmente risolto dalla Cassazione, in favore del giudice italiano, riguardante una fornitura ad una società francese con consegna ex works presso la sede del venditore italiano.

la bandiera dell'Unione Europea

Il Digital Services Act è la normativa europea che disciplina le piattaforme online che forniscono contenuti, servizi, merci. Il testo del DSA, in Italiano Regolamento Europeo sui servizi digitali, è stato redatto con l'obiettivo di tutelare gli utenti e contrastare la diffusione di contenuti e merci illegali online. A tal fine il Digital Services Act prevede obblighi per le piattaforme, in particolare quelle di dimensioni molto grandi, ad esempio con riguardo alla moderazione dei contenuti pubblicati online.

Il testo dell'AI Act, in italiano Regolamento Europeo sulla intelligenza artificiale, è stato approvato dal Parlamento Europeo oggi, 13 Marzo 2024. Questo articolo illustra la disciplina prevista dal testo dell'AI Act approvato in precedenza dal Parlamento Europeo, il 14 Giugno del 2023, dunque prima delle successive negoziazioni che hanno portato alla approvazione del testo di oggi. Questo articolo verrà aggiornato quando il testo definitivo dell'AI Act verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. Di seguito riportiamo i link ai documenti ad oggi disponibili.

un modulo di un contratto compilato da più mani

Le imprese italiane, anche di medie dimensioni, lavorano spesso con l’estero senza stipulare adeguati contratti internazionali, correndo il rischio di trovarsi in balia degli eventi ove sorgano controversie commerciali con l'estero, oppure nel caso in cui ci si trovi a dover recuperare un credito; in tali casi, si finisce per dipendere dalle condizioni scritte imposte dal cliente o dal fornitore estero.

un megafono

La normativa italiana sul whistleblowing prevede l'obbligo di istituire, nel settore pubblico e privato, appositi canali per segnalare violazioni a normative europee o nazionali di cui il whistleblower sia venuto conoscenza per ragioni lavorative. Il canale di segnalazione per il whistleblowing è obbligatorio nel settore privato per le imprese con più di 50 dipendenti, e nel settore pubblico.

La normativa sul whistleblowing intende tutelare chi segnala illeciti da possibili ritorsioni; a tal fine, sono previste misure per tutelare la riservatezza tanto del segnalante quanto delle altre persone coinvolte. La tutela da ritorsioni è estesa anche al facilitatore, ossia la persona che ha prestato assistenza al whistleblower nell'effettuare la segnalazione.

L’equity crowdfunding è una modalità di investimento che permette alla “folla” (crowd) di finanziare startup innovative, o piccole e medie imprese, ottenendo in cambio quote societarie. In precedenza l'equity crowdfunding era accessibile a pmi e startup innovative ma non alle srl; tale limite è stato di recente superato e il ricorso all'equity crowdfunding è ora possibile anche per le srl. Con questo articolo vediamo come funziona e quali vantaggi comporta per startup innovative, pmi ed investitori tale forma di investimento.

la bandiera dell'Unione Europea

The proposal for a European Regulation on cybersecurity requirements for products with digital elements, known as Cyber Resilience Act, introduces new requirements, obligations and penalties for software manufacturers, including open source developers: the goal is to improve cybersecurity in Europe. In this article, we analyze some aspects of the Cyber Resilience Act which would make it, as pointed out by many open source stakeholders like the Python Software Foundation, both ineffective and a threat for the open source ecosystem in Europe.