Consegna casa in ritardo e contratto di locazione

Buongiorno Sig.ra Emanuela,
se ho capito bene, Lei è in affitto fino al 31/5, la proprietaria è disponibile a lasciarla nell'appartamento per alcuni mesi mentre chi acquisterà l'immobile dove Lei è in affitto vuole che sia libero dal primo di giugno.

Questa sintesi perchè mi pare che se Lei e la proprietà siete d'accordo, sarà la proprietà a dover concordare con l'acquirente il rogito per il trasferimento di proprietà con decorrenza del possesso di qualche mese.

Diverso sarebbe se una condizione ritenuta essenziale sia il trasferimento contestuale della proprietà e del possesso; il consiglio è comunque quello di parlarne con la sua proprietaria perchè un eventuale accordo dipenderà dalla sua intermediazione

Gentile Signora Emanuela,
quando era prevista la data originaria del rogito tra Lei e l'attuale proprietaria dell'immobile locato? E sa quale era quella stabilita per la compravendita dell'immobile da Lei in questo momento condotto (che sicuramente sarà successiva al 31 maggio in base a ciò che Lei riferisce)?

La invito a leggere se ritiene l'articolo da me scritto in tema di locazioni.

In conclusione, vista l'incertezza in cui purtroppo ci troviamo, considero opportuna una transazione; tuttavia, Le consiglio anche di prendere in considerazione un accordo trilaterale anche con la promittente acquirente dell'immobile, magari prevedendo la corresponsione a quest'ultima in luogo dell'attuale proprietaria del canone di locazione nel caso in cui le altre due parti riescano a sottoscrivere il rogito nei tempi originariamente concordati, o indipendentemente da quest'ultima circostanza qualora le altre parti si accordino diversamente.

Cordiali Saluti.

Gent.ma sig.ra Emanuela, 
in primo luogo, se non riuscite a trovare un accordo con la promittente acquirente può tentare di ridurre i tempi delle lavorazioni della sua futura abitazione, affinché la stessa sia pronta quanto prima. 

Qualora tale soluzione non sia percorribile, Lei può far leva sul diritto di prelazione che ha sull'abitazione dove attualmente vive, che potrebbe indurre la promissaria acquirente dello stesso a giungere ad un accordo. 

Bisogna poi considerare che la sua attuale proprietaria, pur potendo procedere con una intimazione di sfratto, non potrebbe comunque agire per liberare lo stesso prima di luglio, visto che il problema epidemiologico ha sospeso l'esecuzione degli sfratti fino al 30 giugno.

Ad ogni modo ritengo che a metà maggio dovrebbe paventare oralmente alla sua proprietaria la sua volontà di valersi del diritto di prelazione, così che la stessa attui le necessarie comunicazione affinché verifichi questa sua volontà, che di fatto le permetteranno di rimanere all'interno dell'abitazione, e che sicuramente porteranno la promittente acquirente a giungere ad un accordo. 

Cordiali saluti