Hai ricevuto una raccomandata da un Organismo di mediazione e ti sei chiesto: E ora? Devo andare in Tribunale? In questo articolo vediamo cos'è la mediazione, quando è obbligatoria, e perché può risultare vantaggiosa rispetto ad una causa in Tribunale.
Che cos'è la mediazione?
La mediazione è un metodo di risoluzione delle controversie civili e commerciali alternativo alla causa in Tribunale. La mediazione è stata introdotta in Italia dal D.Lgs. n. 28/2010 e modificata dal D.Lgs. n. 149/2022 (Legge Cartabia).
Elemento caratterizzante della mediazione è il mediatore: non c'è un giudice che decide chi ha torto o ragione, bensì una persona imparziale, il mediatore, il cui compito è quello di facilitare la comunicazione tra le parti in conflitto. Il mediatore non impone soluzioni ma promuove il dialogo tra le parti e formula una proposta di accordo che, ove accettata dalle parti, definisce la controversia e consente di evitare i tempi e i costi dei processi giudiziari.
Spesso, i conflitti personali o le incomprensioni accumulate con il tempo impediscono di trovare una soluzione da soli; il mediatore interviene proprio per superare queste barriere e cercare una soluzione equilibrata ed equa per tutte le parti coinvolte.
Ricevere una raccomandata da un organismo di mediazione potrebbe inizialmente creare un po' di agitazione ma non c’è da preoccuparsi perché non è una convocazione in Tribunale: è piuttosto un'opportunità per risolvere una problematica legale con l'aiuto di un professionista imparziale, il mediatore, al fine di evitare le lungaggini e le incertezze di un giudizio in Tribunale..
Quando è obbligatoria la mediazione?
La mediazione è obbligatoria quando il contenzioso riguarda alcune materie. In tali casi, la mediazione è un passaggio obbligato prima di promuovere una azione in Tribunale.
Per quali materie è obbligatoria la mediazione?
La mediazione è obbligatoria quando la controversia ha ad oggetto le seguenti materie: condominio, diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazioni, comodato, affitto di aziende, risarcimento danni da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti bancari, assicurativi e finanziari, associazione in partecipazione, consorzio, franchising, opera, rete, somministrazione, società di persone e subfornitura.
In tali casi, prima di andare in giudizio, bisogna necessariamente procedere con la mediazione: in mancanza, alla prima udienza il giudice sospenderà la procedura ed obbligherà le parti ad un tentativo di mediazione. Solo dopo, se la mediazione fallisce, si riprenderà il giudizio.
Quando la mediazione è facoltativa
Per le controversie su materie diverse da quelle appena elencate, la mediazione è facoltativa. La persona può decidere se provare a convocare la controparte in mediazione oppure andare direttamente in giudizio.
Ci sono materie, come il recupero credito, oppure l’accertamento di vizi, che non richiedono la mediazione, quindi la parte, se ritiene che la controparte si presenterà, può fare un tentativo di mediazione. In caso di esito positivo della mediazione, la questione sarà risolta con tempi e costi inferiori rispetto ad un giudizio ordinario.
I costi della mediazione
La mediazione ha dei costi ma è sicuramente più economica che andare in giudizio. Per avviare la procedura è necessario presentare un'istanza e pagare un contributo iniziale, il cui importo varia in base al valore della controversia.
L’organismo di mediazione, convocherà la controparte con raccomandata dove viene indicata la data di fissazione del primo incontro e quali sono le motivazioni per cui è stata richiesta dall’istante.
La controparte, se aderisce dovrà pagare un contributo, sempre proporzionale allo scaglione della controversia, se invece non aderisce, l’istante si presenterà all’incontro, che potrà essere di presenza oppure on line, e verrà redatto un verbale negativo, cioè si dà atto che la controparte non si è presentata e l’istante deciderà se andare in Tribunale.
E se vengono convocate più parti?
Nel caso più persone vengano convocate in mediazione, potrebbe succedere che alcune aderiscano ed altre no. In tale ipotesi, alla prima convocazione, le parti possono decidere se proseguire con la mediazione, che sarà valida ed efficace solo tra di loro, oppure redigere un verbale negativo.
In caso di prosecuzione della mediazione, saranno fissati ulteriori incontri, e verrà richiesto un contributo economico. Se al termine degli incontri le parti raggiungono un accordo, verrà redatto un verbale positivo che attesta la risoluzione della controversia e verrà richiesto un ulteriore contributo. Se la mediazione fallisce, verrà redatto un verbale negativo.
L'esito positivo non è assicurato
Quindi potrei fare una mediazione, sostenere delle spese, e non risolvere il mio problema anche se l'altro si presenta?
Sì, può succedere, anche se le parti si presentano e partecipano a diversi incontri, potrebbero non raggiungere un accordo. In questo caso, verrà redatto un verbale negativo e non rimarrà che rivolgersi al Tribunale per rivendicare il proprio diritto.
Il ruolo dell'avvocato nella mediazione
Posso andare in mediazione da solo?
No, in mediazione è obbligatoria la difesa tecnica e cioè l'assistenza di un avvocato; egli ti guiderà attraverso il procedimento, ti aiuterà a comprendere i tuoi diritti e a formulare le tue richieste, garantendo il miglior esito possibile.
Chi sono i mediatori: professionisti, non giudici
I mediatori sono professionisti qualificati, possono essere avvocati, commercialisti, geometri, a seconda dei diversi tipi di organismi di mediazione.
Il consiglio è quello di scegliere un organismo competente, ad esempio, se devo instaurare una mediazione per una divisione di un terreno, è meglio selezionare un organismo di tecnici, se devo instaurarne una per diritti successori, è più adatto un organismo di legali, se devo instaurarne una per dei conteggi aziendali, è preferibile un organismo di commercialisti.
Conclusioni
In conclusione, la mediazione è un'opportunità preziosa per la composizione delle controversie in modo celere, economico e meno traumatico rispetto ad un processo in Tribunale. Non è sempre facile raggiungere un accordo in mediazione ma con la sincera partecipazione delle parti ed il supporto di un professionista può certamente condurre ad una soluzione equa e soddisfacente.
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Federica Rosa
Avvocato immobiliarista a Modena
Avvocato civilista a Modena, fornisco assistenza sulla contrattualistica a imprese di piccola e media dimensione per gestione ordinaria degli affari. Mi occupo principalmente di Diritto Civile, Diritto Successorio e Diritto Immobiliare.