Diritto & Tecnologia

Sul blog di Avvocloud pubblichiamo aggiornamenti ed approfondimenti su Diritto, tecnologia e legal tech.
illustrazione di case

L'ultima delle modifiche al superbonus 110 è stata apportata dal decreto asset: se non c'è stata una proroga del superbonus per il 2024, vengono comunque riconosciute per i condomini detrazioni fiscali minori e diverse per le spese sostenute negli anni 2023, 2024 e 2025. Per le unità unifamiliari è prevista la detrazione del 90% per le spese sostenute nel 2023 ma a determinate condizioni. Viene previsto un contributo a fondo perduto per compensare i contribuenti che perderanno la detrazione del 110% in luogo di quella più bassa del 90%; anche la concessione del contributo è soggetta a condizioni.

The Digital Markets Act is the european regulation EU 2022/1925 on contestable and fair markets in the digital sector which addresses the lack of contestability of core platform services, and imposes obligations on the undertakings designated as gatekeepers. In this article, we are going to introduce the key points of the Digital Markets Act: we start with contestability, what does it mean and the relation between the new discipline and competition law. We will then see what are the core platform services the regulation applies to, and when an enterprise qualifies to be designated as gatekeeper.
Lastly: the Digital Markets Act mandates chat interoperability, between different providers of messaging apps. As this is meant to overcome the well known network effect, we will explain why it also poses risks for privacy and security.

la bandiera dell'Unione Europea

Il Digital Markets Act è il regolamento europeo che mira a garantire la contendibilità dei mercati dei servizi digitali, ossia la concreta possibilità che su tali mercati vi possa essere una effettiva concorrenza. Questa risulta spesso limitata da posizioni consolidate e durature di alcune grandi imprese, definite gatekeeper, che beneficiano di vantaggi tali da impedire ad altri operatori di competere e che possono tradursi in pratiche sleali a danno degli utenti.

La posizione occupata dai gatekeeper, e i relativi ostacoli alla contendibilità dei mercati dei servizi digitali, più che a condotte propriamente anticoncorrenziali, sono dovute a determinate caratteristiche dei mercati in argomento, in particolare nel settore dei servizi di piattaforma di base oggetto di regolamentazione da parte del Digital Markets Act.

un laptop

Il Digital Services Act è in vigore, limitamente alle piattaforme e ai motori di ricerca di dimensioni molto grandi, dallo scorso 25 agosto; con l'avvicinarsi di tale data, in molti hanno sostenuto che il Digital Services Act sia una normativa volta alla censura: uno strumento per imporre alle piattaforme, come i social network, la rimozione di contenuti non conformi ad una qualche opinione o linea politica. In questo articolo cerchiamo di capire se ciò sia vero e se il regolamento sui servizi digitali si presti o meno alla censura, con particolare riferimento alle piattaforme di grandi dimensioni per le quali il regolamento è ora applicabile.

The AI Act is the proposed european legal framework on artificial intelligence: the objective of the regulation is to balance the development of AI technologies with the fundamental rights of the EU and ensure the proper functioning of the European internal market. The draft has been approved by the European Parliament on June 14 2023; the legislative process now continues with the negotiations among the Commission, the Parliament and the European Council, known as "trilogues", which will eventually lead to the approval of the AI Act and to a european regulation on artificial intelligence.

un contratto scritto su un foglio

Venditori e acquirenti B2B di diversi Stati UE possono avere problemi di mancato pagamento delle fatture o di contestazione della merce consegnata. Quale sarà il giudice competente a risolvere la loro controversia internazionale? Con questo articolo risponderemo a questa domanda, analizzando varie ipotesi fra cui un caso finalmente risolto dalla Cassazione, in favore del giudice italiano, riguardante una fornitura ad una società francese con consegna ex works presso la sede del venditore italiano.

la bandiera dell'Unione Europea

Il Digital Services Act è la normativa europea che disciplina le piattaforme online che forniscono contenuti, servizi, merci. L'obiettivo del Digital Services Act, o Regolamento Europeo sui servizi digitali, è quello di garantire una maggior tutela agli utenti e contrastare la diffusione di contenuti e merci illegali; a tal fine il Regolamento prevede obblighi e sanzioni per le piattaforme, in particolare per quelle di dimensioni molto grandi.

La proposta di Regolamento Europeo sulla intelligenza artificiale è stata approvata il 14 Giugno 2023 dal Parlamento Europeo; il procedimento legislativo ora continua con le negoziazioni che dovranno portare alla approvazione del testo definitivo dell'AI Act e ad una normativa europea in materia di intelligenza artificiale.

L'obiettivo principale del Regolamento Europeo AI Act è quello di a conciliare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale con il rispetto dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. A tal fine, l'AI Act prevede dei requisiti per i sistemi di intelligenza artificiale, delle condizioni per la loro immissione sul mercato e relativi obblighi per i fornitori. In questo articolo esaminiamo l'AI Act nel testo approvato dal Parlamento Europeo con il voto del 14 Giugno 2023.

un modulo di un contratto compilato da più mani

Le imprese italiane, anche di medie dimensioni, lavorano spesso con l’estero senza stipulare adeguati contratti internazionali, correndo il rischio di trovarsi in balia degli eventi ove sorgano controversie commerciali con l'estero, oppure nel caso in cui ci si trovi a dover recuperare un credito; in tali casi, si finisce per dipendere dalle condizioni scritte imposte dal cliente o dal fornitore estero.

un megafono

La normativa sul whistleblowing prevede l'istituzione, presso i datori di lavoro del settore pubblico e privato, di appositi canali per segnalare violazioni a normative europee o nazionali di cui il whistleblower sia venuto conoscenza per ragioni lavorative. La normativa intende tutelare il whistleblower da possibili ritorsioni motivate dalla segnalazione e a tal fine prevede modalità di gestione delle segnalazioni che rispettino la riservatezza tanto del segnalante quanto delle altre persone coinvolte. La tutela è estesa anche al facilitatore, ossia la persona che ha prestato assistenza al whistleblower nell'effettuare la segnalazione.

L’equity crowdfunding è una modalità di investimento che permette alla “folla” (crowd) di finanziare startup innovative, o piccole e medie imprese, ottenendo in cambio quote societarie. In precedenza l'equity crowdfunding era accessibile a pmi e startup innovative ma non alle srl; tale limite è stato di recente superato e il ricorso all'equity crowdfunding è ora possibile anche per le srl. Con questo articolo vediamo come funziona e quali vantaggi comporta per startup innovative, pmi ed investitori tale forma di investimento.

la bandiera dell'Unione Europea

The proposal for a European Regulation on cybersecurity requirements for products with digital elements, known as Cyber Resilience Act, introduces new requirements, obligations and penalties for software manufacturers, including open source developers: the goal is to improve cybersecurity in Europe. In this article, we analyze some aspects of the proposed legislation that would make it, in our humble opinion, both ineffective and a threat for the open source ecosystem in Europe.

Il Cyber Resilience Act è una proposta di regolamento europeo che intende migliorare la cybersecurity dei prodotti con elementi digitali. A tal fine, la proposta di Regolamento prevede nuovi obblighi e responsabilità per chi scrive o distribuisce software. In questo articolo evidenziamo alcuni aspetti critici del Cyber Resilience Act, in particolare il forte disincentivo che introduce per lo sviluppo di software open source in Europa.

illustrazione di una lampadina accessa

Creare una startup innovativa partendo da un’idea è un’attività complessa, che richiede una buona dose di coraggio e un approccio ben strutturato per organizzare le risorse, spesso non abbondanti, disponibili all’inizio. In questo articolo vediamo alcuni aspetti che lo startupper o founder dovrà considerare all'inizio del suo percorso.

La privativa industriale è un diritto su un bene o prodotto dell'ingegno riconosciuto in esclusiva all'inventore o "creatore" del bene o prodotto in questione. Il titolare della privativa industriale acquisisce il diritto allo sfruttamento economico del bene oggetto del diritto, che può esercitare direttamente o concedere a terzi stipulando un contratto di licenza.

due mani che si stringono in una stretta di mano

Il work for equity è una soluzione a disposizione di startup innovative, SRL e SPA, per retribuire prestazioni lavorative attraverso la cessione di azioni o quote della società. Si tratta di uno strumento particolarmente adatto alle startup innovative che possono così avere accesso a prestazioni lavorative e professionali qualificate pur non disponendo di molta liquidità. Vediamo come funziona il work for equity, la normativa di riferimento e quali possono essere i vantaggi per startup, SRL e ora anche per le PMI innovative.

un cartello con su scritto welcome we are open appeso ad una porta

Il Codice del Consumo viene aggiornato per il 2023: la riforma prevede nuove norme sugli acquisti online su e-commerce e marketplace; vengono inoltre previste nuove pratiche commerciali ingannevoli e aumentate le sanzioni per le clausole vessatorie. Cambia anche il diritto di recesso e vengono previsti nuovi obblighi informativi per il professionista, in particolare nel caso di sconti e riduzione dei prezzi.

illustrazione di moduli di un contratto

Le clausole vessatorie sono termini di un contratto particolarmente sfavorevoli per il consumatore: creano uno squilibrio significativo tra gli obblighi e diritti derivanti dal contratto a favore del professionista e a danno del consumatore. Un esempio di clausola vessatoria è quella che prevede una penale eccessiva per l'inadempimento del consumatore, o che attribuisce solo al professionista il diritto di recesso dal contratto.

In questo articolo esaminiamo la disciplina delle clausole vessatorie secondo l'articolo 33 e seguenti del Codice del Consumo aggiornato al 2023. Menzioneremo qualche esempio di clausole vessatorie, distinguendo tra quelle della lista grigia, che sono valide a certe condizioni, da quelle della lista nera, ossia sempre vessatorie e nulle anche se sottoscritte dal consumatore.