Diritto

la bandiera dell'Unione Europea

Il Digital Markets Act è il regolamento europeo che mira a garantire la contendibilità dei mercati dei servizi digitali, ossia la concreta possibilità che su tali mercati vi possa essere una effettiva concorrenza. Questa risulta spesso limitata da posizioni consolidate e durature di alcune grandi imprese, definite gatekeeper, che beneficiano di vantaggi tali da impedire ad altri operatori di competere e che possono tradursi in pratiche sleali a danno degli utenti.

La posizione occupata dai gatekeeper, e i relativi ostacoli alla contendibilità dei mercati dei servizi digitali, più che a condotte propriamente anticoncorrenziali, sono dovute a determinate caratteristiche dei mercati in argomento, in particolare nel settore dei servizi di piattaforma di base oggetto di regolamentazione da parte del Digital Markets Act.

un laptop

Il Digital Services Act è in vigore, limitamente alle piattaforme e ai motori di ricerca di dimensioni molto grandi, dallo scorso 25 agosto; con l'avvicinarsi di tale data, in molti hanno sostenuto che il Digital Services Act sia una normativa volta alla censura: uno strumento per imporre alle piattaforme, come i social network, la rimozione di contenuti non conformi ad una qualche opinione o linea politica. In questo articolo cerchiamo di capire se ciò sia vero e se il regolamento sui servizi digitali si presti o meno alla censura, con particolare riferimento alle piattaforme di grandi dimensioni per le quali il regolamento è ora applicabile.

la bandiera dell'Unione Europea

Il Digital Services Act è la normativa europea che disciplina le piattaforme online che forniscono contenuti, servizi, merci. L'obiettivo del Digital Services Act, o Regolamento Europeo sui servizi digitali, è quello di garantire una maggior tutela agli utenti e contrastare la diffusione di contenuti e merci illegali; a tal fine il Regolamento prevede obblighi e sanzioni per le piattaforme, in particolare per quelle di dimensioni molto grandi.

un megafono

La normativa sul whistleblowing prevede l'istituzione, presso i datori di lavoro del settore pubblico e privato, di appositi canali per segnalare violazioni a normative europee o nazionali di cui il whistleblower sia venuto conoscenza per ragioni lavorative. La normativa intende tutelare il whistleblower da possibili ritorsioni motivate dalla segnalazione e a tal fine prevede modalità di gestione delle segnalazioni che rispettino la riservatezza tanto del segnalante quanto delle altre persone coinvolte. La tutela è estesa anche al facilitatore, ossia la persona che ha prestato assistenza al whistleblower nell'effettuare la segnalazione.

Il Cyber Resilience Act è una proposta di regolamento europeo che intende migliorare la cybersecurity dei prodotti con elementi digitali. A tal fine, la proposta di Regolamento prevede nuovi obblighi e responsabilità per chi scrive o distribuisce software. In questo articolo evidenziamo alcuni aspetti critici del Cyber Resilience Act, in particolare il forte disincentivo che introduce per lo sviluppo di software open source in Europa.

un cartello con su scritto welcome we are open appeso ad una porta

Il Codice del Consumo viene aggiornato per il 2023: la riforma prevede nuove norme sugli acquisti online su e-commerce e marketplace; vengono inoltre previste nuove pratiche commerciali ingannevoli e aumentate le sanzioni per le clausole vessatorie. Cambia anche il diritto di recesso e vengono previsti nuovi obblighi informativi per il professionista, in particolare nel caso di sconti e riduzione dei prezzi.

illustrazione di moduli di un contratto

Le clausole vessatorie sono termini di un contratto particolarmente sfavorevoli per il consumatore: creano uno squilibrio significativo tra gli obblighi e diritti derivanti dal contratto a favore del professionista e a danno del consumatore. Un esempio di clausola vessatoria è quella che prevede una penale eccessiva per l'inadempimento del consumatore, o che attribuisce solo al professionista il diritto di recesso dal contratto.

In questo articolo esaminiamo la disciplina delle clausole vessatorie secondo l'articolo 33 e seguenti del Codice del Consumo aggiornato al 2023. Menzioneremo qualche esempio di clausole vessatorie, distinguendo tra quelle della lista grigia, che sono valide a certe condizioni, da quelle della lista nera, ossia sempre vessatorie e nulle anche se sottoscritte dal consumatore.

illustrazione di un foglio con un testo scritto

Il diritto di recesso è la facoltà riconosciuta al consumatore di svincolarsi da un contratto stipulato al di fuori dei locali commerciali, entro il termine di 14 o in alcuni casi 30 giorni. Il consumatore recede dal contratto esercitando il diritto di ripensamento: scioglie il vincolo contrattuale senza dover fornire alcuna giustificazione, restituisce il bene, se del caso, e ottiene la restituzione del prezzo eventualmente pagato.

mani di più persone che compilano un contratto

Il Codice del Consumo prevede la garanzia legale per prodotti difettosi, non conformi o privi delle caratteristiche richieste dal contratto di vendita o che il consumatore può ragionevolmente attendersi da prodotti di quel tipo. La garanzia è di due anni che decorrono dalla consegna del bene.

Con la sentenza n. 44378 del 22 novembre 2022, la seconda sezione penale della Corte di Cassazione, riconferma (come già fatto nel 2020, cfr. sentenza Cassazione n° 26807/2020) che la vendita di criptovalute, pubblicizzata in Italia come proposta di investimento, configura attività di offerta al pubblico ed è sottoposta al controllo della Consob a tutela degli investitori e soggetta alle relative norme del TUF.

mani che digitano su una tastiera di un laptop

Nel 2023, la normativa e-commerce viene aggiornata dal Codice del Consumo per proteggere i consumatori dalle più moderne insidie delle vendite online. In particolare gli e-commerce e i marketplace sono interessati dalle nuove norme, in vigore dal 2 aprile 2023, introdotte con il Decreto Legislativo 7 marzo 2023, n. 26 (G.U. 18 marzo 2023, n. 66), in attuazione della direttiva UE 2019/2161 di tutela dei consumatori.

logo di creative commons

Le licenze Creative Commons sono delle licenze che indicano graficamente, con un logo, i diritti che l'autore concede agli utilizzatori sulle opere. In tal modo, le licenze Creative Commons tutelano i diritti dell'autore sulla sua opera pur consentendone la massima diffusione. Ad esempio, l'autore può scegliere di concedere il diritto di copiare e distribuire l'opera, conservando tutti i diritti allo sfruttamento economico.

Tre portoni di un palazzo

La casa coniugale è l’abitazione presso cui la famiglia ha il proprio centro di aggregazione e dove sono radicati i suoi interessi; può essere di proprietà dei coniugi oppure di un terzo, come nel caso in cui la casa coniugale sia in affitto. In caso di separazione la casa coniugale viene assegnata al coniuge che convive con i figli, anche ove la casa sia di proprietà dell'altro coniuge: ad esempio, in caso di separazione la casa coniugale di proprietà del marito viene assegnata alla moglie se è con questa che rimangono a vivere i figli.

dei libri su degli scaffali di una libreria

Il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio canonico è stato riformato attraverso la lettera apostolica Mitis Iudex Dominus Iesus da Papa Francesco nel 2015; la lettera apostolica è stata pubblicata l'8 Settembre del 2015 ed è in vigore dall'8 Dicembre dello stesso anno e come l'analoga Mitis e Misericors Iesus, rivolta alle Chiese di Rito Orientale, ha lo scopo di riformare il procedimento di riconoscimento di nullità del matrimonio.

Nella sezione Chiedi ad un Avvocato riceviamo molte domande dagli utenti, in particolare sui limiti agli spostamenti imposti dalla normativa Covid.

Di seguito pubblichiamo le risposte alle domande di carattere generale che più spesso vengono poste dagli utenti.

illustrazione di mani che compilano un contratto

La rinegoziazione del contratto divenuto eccessivamente oneroso è un obbligo: questo il parere espresso dalla Cassazione con la relazione tematica n° 56. La priorità è salvaguardare il contratto e i rapporti economici sottostanti; la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta è una extrema ratio che le parti devono impegnarsi ad evitare rinegoziando i termini del contratto.

illustrazione di un aereoplano

Come è noto l'emergenza Covid ha portato all’annullamento di viaggi. Per coloro che avevano già acquistato i biglietti per trasporti o pacchetti turistici, è previsto in alternativa il rimedio del voucher o del rimborso per il viaggio annullato causa Covid.

I congiunti sono, secondo l'uso comune del termine, le persone tra loro legate da un vincolo di parentela; il significato giuridico del termine congiunto può però presentare qualche problema interpretativo.

La differenza tra domicilio e residenza è individuabile nel fatto che mentre il domicilio attiene alla sfera economico-sociale dell'individuo, ad esempio il luogo in cui si lavora, la residenza coincide con il luogo in cui si ha la dimora abituale per motivi personali (famiglia, affetti). Pertanto, a differenza del domicilio, la residenza identifica una connessione di carattere personale con il luogo, e non lavorativa. Inolltre, mentre la residenza è un dato formale e va registrata presso il Comune in cui si risiede, il domicilio è una situazione di fatto e può essere dichiarata dall'interessato senza particolari formalità.

un foglio dattiloscritto

La dichiarazione di successione va presentata entro 12 mesi dalla apertura della successione; gli eredi hanno tempo 10 anni per accettare l'eredità, a meno che non siano già in possesso dei beni ereditari: in questo caso, il termine per accettare l'eredità è di 3 mesi. In questo articolo vediamo i tempi della successione ereditaria; i termini e le modalità per la presentazione della dichiarazione di successione e i soggetti a ciò tenuti.

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