Licenze Creative Commons: Cosa Sono e Come Funzionano

Creative Commons è una organizzazione che fornisce delle licenze concepite per tutelare il diritto degli autori sulle opere, facilitandone allo stesso tempo la circolazione. Le licenze Creative Commons si possono usare comunicando graficamente, attraverso l'apposizione di un logo, quali diritti sull'opera l'autore concede all'utilizzatore.

Un autore che adotta una licenza Creative Commons può ad esempio concedere il diritto di copiare e ridistribuire l'opera, consentendo dunque la sua massima diffusione, mantenendo tutti i diritti allo sfruttamento economico.

Le licenze Creative Commons sono 6: vediamo quali sono ed i diritti che ciascuna di esse concede all'utilizzatore.



Licenze creative commons: introduzione

Le licenze Creative Commons bilanciano diverse esigenze: al momento di mettere in circolazione la propria creazione, l'autore adotta una licenza che conferisce alcuni diritti agli utilizzatori, riservandosene altri.

A differenza di quanto avviene con il copyright, l'autore non conserva automaticamente tutti i diritti sull'opera e non c'è dunque bisogno di una apposita autorizzazione ad ogni uso dell'opera da parte degli utilizzatori. Questo agevola di molto la circolazione dal momento che l'autorizzazione diventa preventiva. I diritti non espressamente conferiti devono essere oggetto di apposito accordo, secondo lo schema proprio al Diritto d'Autore.

Le licenze Creative Commons hanno valore legale e forniscono dunque uno standard di immediata applicazione per gli autori e di facile comprensione da parte degli utilizzatori.

Internet e Diritto d'autore

Il Diritto d'Autore tutela le opere dell'ingegno che esprimono la creatività di un autore: questo mantiene tutti i diritti sull'opera e qualsiasi uso della stessa richiede il suo preventivo assenso. Una tutela di questo genere è pensata per creazioni caratterizzate da una certa materialità, la cui diffusione e fruizione presuppone spesso lo spostamento fisico e dunque un preventivo accordo con il titolare del diritto. Ricordiamo che la prima formulazione del Diritto d'autore nel nostro ordinamento risale al 1941.

L'avvento di internet ha introdotto nuove modalità di fruire delle opere di artisti, creativi ed intellettuali: sempre più in formato digitale, facilmente trasmissibili e oggetto di rapida circolazione.

In questo nuovo contesto, dominato da internet, il Diritto d'Autore mostra alcuni limiti: una sua applicazione rigida ed inattenuata risulta spesso controproducente per lo stesso soggetto che si vorrebbe tutelare.

Internet infatti amplia a dismisura la platea di potenziali fruitori di un'opera, ed è per questo che rappresenta una risorsa per tutti i creativi che vogliono promuovere il loro talento e creatività. Ostacolare la diffusione di una creazione, che sia un video, un brano musicale o un testo, richiedendo l'assenso dell'autore per ognuna delle attività coperte dal Diritto d'Autore, vuol dire limitare proprio quell'utilità che l'autore cerca quando si rivolge ad internet.

Allo stesso tempo, l'esigenza di consentire la più ampia circolazione possibile va bilanciata con l'aspettativa del creatore di trarre vantaggio dalla propria opera. Promuovere il proprio talento online non può voler dire rinunciare a qualsiasi diritto sul proprio lavoro: anche questo priverebbe internet di ogni utilità per il creativo che vi si rivolge.

Che differenza c'è tra copyright e Creative Commons?

Una licenza Creative Commons è diversa dal copyright dal momento che consente di concedere a priori alcuni diritti sull'opera, conservandone altri. A differenza del copyright, una licenza Creative Commons non richiede una esplicita autorizzazione da parte dell'autore per ogni utilizzo dell'opera. I diritti e gli usi concessi sono resi noti immediatamente per mezzo di icone.

Tutto ciò consente una rapida diffusione delle opere senza che questo voglia dire l'abbandono di qualsiasi diritto sulle stesse da parte degli autori.

Pertanto:

Le licenze Creative Commons non negano il Diritto d'Autore, ma ne consentono un più agevole esercizio, conferendo a priori taluni diritti e conservandone altri, secondo la convenienza dell'autore.

Non solo: le licenze in argomento presuppongono l'esistenza di un Diritto d'Autore sull'opera: solo il titolare del Diritto nella sua interezza può "frazionarlo" e concederlo attraverso una licenza Creative Commons.

Tale rapporto è ben descritto dalla contrapposizione tra tutti i diritti riservati, formula propria al Diritto d'Autore, e alcuni diritti riservati, che contraddistingue invece la soluzione alternativa rappresentata da Creative Commons.

tutti i diritti riservati

alcuni diritti riservati

Le licenze sono 6 e ciascuna offre una combinazione diversa di alcuni diritti sull'opera. In questo articolo consideriamo l'attuale versione delle licenze Creative Commons, la 4.0.

Le 6 Licenze Creative Commons

I diritti concessi sono espressi dalle icone

Ogni diritto che si concede sull'opera è rappresentato da un'icona; la combinazione delle icone descrive graficamente gli usi consentiti: quali diritti vengono concessi. Di seguito vediamo le singole icone e i termini che queste esprimono.

Creative Commons CC-BY Attribuzione

BY - Attribuzione
Tutte le licenze Creative Commons richiedono che chiunque utilizzi l'opera indichi chi è l'autore. Si tratta di un attributo naturale ed automatico; ove se ne voglia fare a meno è necessario il consenso esplicito da parte dell'autore. Bisogna però indicare se sono state apportate modifiche all'opera originale.

Creative Commons ND No opere derivate

ND - No opere derivate
L'opera può essere ridistribuita solo nella sua forma originale: non sono consentite modifiche. O meglio: sono consentite modifiche a patto che queste non vengano successivamente distribuite.

Creative Commons NC Non Commerciale

NC - Non commerciale
L'opera può essere copiata, modificata e ridistribuita ma non a scopi commerciali.

Creative Commons SA Condividi allo stesso modo

SA - Condividi allo stesso modo
Si concede il diritto di modificare l'opera a patto che quanto ne risulti venga rilasciato con i medesimi termini. Ad esempio: non è consentito modificare la mia opera, che ho rilasciato consentendo gli usi anche commerciali, e negare poi l'uso commerciale del lavoro realizzato a partire dalla mia opera.


Le licenze

Le licenze Creative Commons sono 6 e ciascuna individua una combinazione di diritti, rappresentati dalle corrispondenti icone, come abbiamo appena visto.

Creative Commons CC-BY Attribuzione

CC-BY - Attribuzione

La versione più permissiva: l'opera può essere copiata, modificata e ridistribuita, anche per scopi commerciali, a patto che si faccia menzione dell'autore.


Creative Commons CC-BY-SA Attribuzione Condividi allo stesso modo

CC-BY-SA - Attribuzione - Condividi allo stesso modo

È consentita la modifica e la ridistribuzione a patto di rilasciare il materiale prodotto con la medesima licenza e si faccia espressa menzione dell'autore.


Creative Commons CC-BY-NC Attribuzione Non commerciale

CC-BY-NC - Attribuzione - Non commerciale

È consentita la modifica a patto si indichi l'autore e non sono consentiti usi commerciali.


Creative Commons CC-BY-NC-SA Attribuzione Non Commerciale Condividi allo stesso modo

CC-BY-NC-SA - Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo

È consentita la modifica e la distribuzione dell'opera modificata a patto che si indichi l'autore, non se ne faccia un uso commerciale e si conservi la licenza originale.


Creative Commons CC-BY-ND Attribuzione Non opere derivate

CC-BY-ND - Attribuzione - Non opere derivate

È necessaria la menzione dell'autore e non è possibile condividere versioni modificate dell'opera. Questa può essere solo copiata e distribuita nella sua versione originale.


Creative Commons CC-BY-NC-ND Attribuzione Non Commerciale No opere derivate

CC-BY-NC-ND - Attribuzione - Non commerciale - No opere derivate

È possibile solo condividere l'opera nella sua forma originale, indicando l'autore e senza scopi commerciali.


La licenza pubblico dominio CC0

La licenza pubblico dominio o CC0 consente di rinunciare a qualsiasi diritto sull'opera, nella misura compatibile a quanto previsto dalle locali normative sul Diritto d'Autore:

"La persona che ha associato un'opera con questo atto ha dedicato l'opera al pubblico dominio attraverso la rinuncia a tutti i suoi diritti sull'opera in tutto il mondo come previsti dalle leggi sul diritto d'autore, inclusi tutti i diritti connessi al diritto d'autore o affini, nella misura consentita dalla legge."

Creative Commons CC0 Licenza di pubblico dominio

CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) Donazione al Pubblico Dominio.
"Puoi copiare, modificare, distribuire ed utilizzare l'opera, anche per fini commerciali, senza chiedere alcun permesso".


Come funzionano le licenze Creative Commons?

Le licenze Creative Commons comunicano graficamente agli utenti quali sono gli usi consentiti dell'opera e i diritti concessi dall'autore: è dunque fondamentale la scelta di una licenza, tra le 6 appena elencate. La scelta è rilevante perché con essa si dispone di alcuni diritti sull'opera e questo incide sull'utilità che si trarrà dalla diffusione.

Per scegliere la licenza Creative Commons più adatta alle proprie esigenze è necessario fare in anticipo una serie di valutazioni, ad esempio: che tipo di utile si conta di trarre dalla distribuzione (se economico o di altro genere, se direttamente connesso alla fruizione dell'opera oppure no e via discorrendo), che tipo di uso ne faranno gli utenti, quanto ampia sarà la diffusione.

La scelta è aiutata e guidata da un apposito tool online, su cui torneremo a breve.

Fai attenzione

La licenza non è revocabile: se metto in circolazione una mia creazione con una certa licenza Creative Commons, chiunque la riceve potrà continuare a fare affidamento sui diritti concessi con la licenza originariamente scelta.

Come si usa una licenza Creative Commons?

Per usufruire di una licenza Creative Commons bisogna apporre sull'opera il simbolo che identifica la licenza scelta. Tale operazione è diversa a seconda che l'opera da rilasciare con licenza Creative Commons sia di tipo fisico, e dunque pensata per essere fruita solo offline, oppure digitale, destinata a circolare su internet.

  • Opera fisica - circolazione offline: nel primo caso basta apporre sul materiale una dicitura che esprima l'intenzione di servirsi della licenza scelta e indicare il link alla stessa. A tal fine può risultare utile scaricare ed utilizzare le rappresentazioni grafiche delle 6 licenze.
  • Opera digitale - diffusione sul web: nel secondo caso, l'apposito tool online cui accennavamo poc'anzi aiuta a scegliere la licenza e restituisce un codice html da apporre sulla propria opera, ad esempio una pagina web o sito internet. Il codice mostrerà uno dei pulsanti elencati in alto corrispondenti alla licenza e un link alla stessa.

Prendiamo ad esempio una licenza CC-BY-SA:

Il codice HTML da inserire nella pagina web

<a rel="license" href="http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/"> <img alt="Licenza Creative Commons" style="border-width:0" src="https://i.creativecommons.org/l/by-sa/4.0/88x31.png" /></a> <br />Quest'opera è distribuita con Licenza <a rel="license" href="http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/">Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale</a>.

La licenza


Licenza Creative CommonsQuest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale

Le componenti di una licenza Creative Commons

Ciascuna licenza si compone di 3 strati, ciascuno diretto ad un particolare utilizzatore.
Illustriamo questo aspetto considerando di nuovo la licenza CC-BY-SA.

  1. L'utente ha a disposizione un riassunto della licenza, noto come Commons Deed, o anche human readable. Bisogna specificare però che questa è solo un riassunto volto a rendere comprensibile il contenuto della licenza.
  2. L'avvocato e chiunque sia in possesso di competenze legali troverà la licenza completa nel testo integrale, noto come Legal Code. Questo è raggiungibile attraverso un link nel Commons Deed.
  3. I motori di ricerca che offrono questa funzionalità, indicizzeranno il materiale considerando la licenza adottata e sarà possibile effettuare ricerche di contenuti rilasciati con una certa licenza. Questo è reso possibile dallo standard CC Rights Expression Language (CC REL), seguito dal codice html che inserisce il link alla licenza. Possiamo dire che le licenze Creative Commons sono dunque machine readable: leggibili dalle macchine.

Diamo di nuovo uno sguardo al codice html della licenza CC-BY-SA:

<a rel="license" href="http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/"> <img alt="Licenza Creative Commons" style="border-width:0" src="https://i.creativecommons.org/l/by-sa/4.0/88x31.png" /></a> <br />Quest'opera è distribuita con Licenza <a rel="license" href="http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/">Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale</a>.

Lo standard può essere implementato in diversi modi dal codice: è possibile consultare la guida alle varie implementazioni CC REL.

Se consideriamo il codice che abbiamo appena mostrato, possiamo notare l'attributo rel="license": si tratta della applicazione più semplice dello standard CC REL, che attribuisce la licenza a tutta la pagina web ed i contenuti in essa pubblicati, rendendo tale informazione nota ai motori di ricerca.

Su questo conviene soffermarsi un attimo.

Le licenze Creative Commons sono machine readable

Domanda: Ma perché un motore di ricerca dovrebbe indicizzare i contenuti in base alle licenze adottate?

Risposta: supponiamo io stia cercando una fotografia per il mio sito internet. Non mi occorre qualsiasi fotografia, ma una che io possa legittimamente utilizzare, nel rispetto dei diritti del fotografo. Se il fotografo ha adottato una licenza Creative Commons, io troverò la sua foto e conoscerò all'istante i termini per il suo utilizzo. In tal modo, fintantoché rispetto i termini della licenza, sono al riparo da eventuali contestazioni da parte dell'autore, e questo è contento perché il suo lavoro circola e con esso viene resa nota la paternità della sua opera, attributo automatico di ogni licenza Creative Commons (ricordi BY?).

Tale funzionalità è offerta fa Google, che spiega qui come trovare immagini che è possibile utlizzare e condividere.
Un altro motore di ricerca, che indicizza i contenuti multimediali rilasciati con licenze Creative Commons, è Wikimedia Commons.

Conclusioni

È facile intuire perché le licenze Creative Commons siano strutturate in 3 componenti: rendere chiaro a tutti, avvocati, utilizzatori e motori di ricerca i termini che consentono l'utilizzo del materiale che circola online. Questo riassume efficacemente le finalità delle licenze in argomento: promuovere la creatività degli autori rispettandone i diritti, in maniera pratica e compatibile con gli strumenti e le modalità con cui oggi la creatività e la conoscenza vengono veicolate.

Rilasciare i propri contenuti con le licenze Creative Commons, ma anche promuoverne l'utilizzo e la conoscenza presso i creativi e gli utilizzatori, vuol dire contribuire a rendere Internet un luogo migliore, lontano dagli estremi di un far west senza regole e dalla anacronistica riproposizione del Diritto d'Autore in forme inattenuate che privano internet del suo potenziale come mezzo di espressione per gli autori e strumento di conoscenza per chiunque.


Vincenzo Lalli

Vincenzo Lalli

Di formazione legale, appassionato da sempre di tecnologia ed informatica; esperienza professionale acquisita a cavallo tra i due mondi, finora piuttosto lontani tra loro. Mi dedico ad esplorare le crescenti interazioni tra il Diritto e la tecnologia, e a dare il mio contributo alla causa dell'innovazione nel settore legale; a tal fine, ho dato vita ad Avvocloud.net.

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