Diritto Penale

una macchina fotografica

Il revenge porn è il reato che punisce la diffusione di immagini o video sessualmente espliciti, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate. Il reato di revenge porn è disciplinato dall'articolo 612 ter del Codice Penale che prevede la pena della reclusione da uno a sei anni e la multa da 5000 a 15000 €.

nuvole

Tramite la riabilitazione penale la persona che in passato è stata condannata per uno o più reati può chiedere di cancellare gli effetti della condanna. La riabilitazione penale, disciplinata dagli articoli 178 – 181 del Codice Penale, è una causa di estinzione della pena che può intervenire solo nei casi previsti dalla legge.

illustrazione di uccellini che cinguettano

Un esempio di reato di procurato allarme può configurarsi in caso di diffusione di notizie false sui contagi da covid, in particolare quando questa avviene attraverso social network o altri mezzi che consentono una rapida circolazione delle notizie.

Una vicenda che sta creando un notevole dibattito nei principali organi di stampa e nella politica italiana attiene alla recente “scarcerazione” di detenuti condannati per reati di mafia e in regime di carcere duro , previsto dall’articolo 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario, per motivi di salute a fronte dell’attuale emergenza sanitaria Covid-19.

container in un porto

Il reato di speculazione su merci può configurarsi in caso di pratiche commerciali scorrette, consistenti nell’ingiustificato ed esorbitante rialzo dei prezzi di beni di prima necessità.

delle manette posate su una banconota

La legge n°3 del 2019, nota come "spazzacorrotti", ha incluso alcune fattispecie di reati contro la pubblica amministrazione tra i reati ostativi, modificando l'articolo 4bis della legge sull'Ordinamento Penitenziario ed escludendo dunque l'accesso alle misure alternative alla pena detentiva per tali reati. [AGGIORNAMENTO ALL'INTERNO]

una mano con una matita che disegna loghi su un foglio di carta

Il marchio di fatto è un marchio non registrato che gode di una particolare tutela derivante dell’effettiva conoscibilità dello stesso da parte del consumatore il quale lo distingue in maniera definita rispetto ad altri marchi.

L'articolo 473 del Codice Penale disciplina il reato di contraffazione del marchio registrato; tuttavia, per via giurisprudenziale, si è estesa la tutela penale anche al marchio non registrato, il c.d. "marchio di fatto".

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illustrazione di una canna da pesca che unisce le due lettere Q e A su uno sfondo di un mare in cui nuotano dei pesci
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