Stalking da parte di ex compagna

Buongiorno,
sono la compagna di un uomo che ha troncato la sua relazione con la ex due anni fa e con la quale ha una figlia di 4 anni.

Durante il processo per la definizione del mantenimento della figlia, il mio compagno è stato umiliato e insultato dal giudice. Salvo poi scoprire che suddetto giudice aveva una relazione fisica con il fratello dell'avvocato della controparte. Si può fare qualcosa in merito?

Oltre a questo, più volte la ex compagna minaccia il mio compagno di non fargli più vedere la figlia. Ci siamo rivolti a un avvocato il quale ci ha detto che praticamente non possiamo fare nulla (nel concreto) e che butteremmo via i nostri soldi provando a fare qualcosa. E' vero?

Inoltre lei continua a insultare pesantemente il mio compagno in forma scritta, più volte al giorno e in tutti gli orari. Si può fare qualcosa di concreto per farla smettere o intimidirla?

Ci sentiamo disperati, messi con le spalle al muro da una giustizia che sembra giusta solo sulla carta. Ma poi se i professionisti ci dicono che in realtà non c'è niente da fare, che andremmo solo a buttare i nostri soldi, allora non possiamo che subire la vita.

Ci sono degli strumenti che ci possono aiutare?

Grazie mille in anticipo.

Categoria: Diritto di famiglia

Risposte (3)

Buongiorno,
mi associo al commento del Collega nell'affermare che molti dei fatti che Lei rappresenta potrebbero anche essere perseguibili penalmente, ovviamente - come in tutte le questioni familiari - il punto dolente è la prova.

Credo sia opportuno comunque separare i vari aspetti da di questa vicenda, anticipando che le seguenti risposte dovranno intendersi solo orientative sia per l'impossibilità, in questa sede, di avere un chiaro quadro di insieme e di esaminare eventuali prove, sia per la delicatezza del problema che La affligge:

  • con riguardo alle offese, avrei bisogno di sapere in che forma vengono rivolte: messaggi sul cellulare, bigliettini anonimi o firmati, insulti sui social network, ecc...?
  • in merito alle minacce di non far vedere più la figlia al padre, il Suo compagno dovrà ribattere alla ex che se non vengono rispettate le condizioni di visita stabilite dal Giudice (che immagino saranno state definite insieme al mantenimento che il padre deve corrispondere per la figlia) provvederà a denunciarla alle Autorità competenti. E il Suo compagno non dovrà esitare a sporgere realmente denuncia nel caso in cui la Sua ex gli neghi realmente il diritto di vedere la figlia nei giorni e agli orari concordati e/o stabiliti dal Giudice;
  • la questione più difficile e delicata riguarda il conflitto che la mamma sta cercando di creare tra il padre e la figlia. Vorrei sapere, prima di rispondere alla domanda, se avete la certezza che la madre parli male del padre con la bimba: ve l'ha riferito quest'ultima? E questa situazione sta realmente compromettendo il rapporto padre-figlia?

Cordiali saluti.

Risposta

avvocato Caterina Martino

Caterina Martino

Avvocato Civilista a Firenze
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Nel condividere quanto espresso dai colleghi che hanno risposto prima di me, aggiungo che - con riferimento alla relazione tra il giudice e il fratello dell'avvocato dell'ex moglie - ritengo che tale "connessione" da un lato andrebbe provata, dall'altro potrebbe non essere sufficiente per dimostrare che il giudice non è imparziale (e quindi chiedere la revisione del processo perchè il giudice avrebbe dovuto astenersi dal decidere).

Le altre questioni , relative al comportamento dell'ex moglie, vanno documentate e provate e - sulla base di tali prove - è possibile valutare quale tutela giuridica si può attivare.

Risposta

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avvocato Stefano Toro

Stefano Toro

Consulenza legale startup ed imprese

Avvocato consulente d'azienda a Roma, fornisco consulenza ed assistenza legale a startup innovative e piccole e medie imprese.

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Buongiorno
Così come descritta, la situazione non mi sembra che non si possa fare nulla.

In primis bisognerebbe leggere il tenore di questi scritti ed inoltre capire se è dimostrabile questa relazione tra il giudice ed il fratello della ex perché si potrebbe chiedere una revisione del processo in quanto il giudice doveva astenersi.

Ogni cosa andrebbe dimostrata anche il fatto che si cerchi di manipolare la bambina.

Risposta

Sergio D'Acuti

Avvocato Civilista a Roma
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