Rinuncia all'eredità: chi subentra se un fratello rinuncia alla legittima?

Alla morte di mia madre a ciascuno dei miei sei fratelli spetta in successione la quota legittima; un mio fratello vuole però rinunciare all'eredità. Cosa accade se uno dei fratelli rinuncia all'eredità e dunque alla propria quota di legittima?

Categoria: Diritto di famiglia

Risposte (3)

Gentile Luciana,
da come è posta la Sua domanda immagino che Sua madre non abbia lasciato un testamento e che Suo padre non concorra come erede (o perchè già deceduto o perchè divorziato o in caso di indegnità).

In assenza di testamento la distinzione tra quota di legittima e quota disponibile (e di conseguenza la questione inerente la lesione della prima a danno di uno dei coeredi) viene in rilievo se vi sono state donazioni fatte in vita dal de cuius a favore o di un erede o di un soggetto terzo.

Faccio questa distinzione perché Lei parla di rinuncia della quota di legittima quando in realtà questa comporta alla rinuncia alla intera posizione di erede: non è ammessa una rinuncia all'eredità parziale.

Rinuncia alla quota di legittima: subentrano i discendenti

Se non vi sono state neanche donazioni, ad ogni fratello spetterebbe un sesto dell'asse ereditario.

Se uno dei fratelli rinuncia all'eredità si applica l'istituto della rappresentazione: i suoi discendenti subentrano nella sua posizione e dunque nel suo diritto sulla quota, potendo accettare o meno l'eredità e così via in favore degli ulteriori rispettivi discendenti.

Si parla solo di discendenti, pertanto se un fratello rinuncia all'eredità subentrano figli, nipoti (intesi come figli dei figli) e così via.

La rappresentazione opera nel senso che i rappresentanti subentrano nella stessa quota del rinunciante: ad es. se Suo fratello rinunciante avesse 3 figli, ognuno subentrerebbe per un terzo nella quota di un sesto originariamente spettante al primo.

Se i discendenti del fratello che rinuncia alla legittima rinunciano a loro volta, o se Suo fratello non ha figli, la quota del fratello rinunciante viene ripartita tra gli altri eredi che accettano l'eredità.

Sperando di esserLe stata utile, porgo cordiali saluti.

Risposta

avvocato Caterina Martino

Caterina Martino

Avvocato Civilista a Firenze
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In assenza di discendenti la rinuncia è a favore degli altri fratelli

Gent.ma sig.ra Luciana, 
se Suo fratello non ha figli e rinuncia all'eredità la quota ad esso spettante viene ripartita in parti uguali tra gli altri fratelli, compresa Lei.

Se invece Suo fratello avesse dei figli in caso di rinuncia la quota spetterebbe a quest'ultimi in parti uguali, e pertanto a Lei rimarrebbe soltanto la sua quota originaria.

Cordiali saluti 

Risposta

avvocato Matteo Politi

Matteo Politi

Avvocato Civilista a Lucca
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Gent.ma Luciana,
un erede può sempre rinunciare all'eredità e la sua quota cadrà "sugli altri eredi in parti uguali", bisogna però sapere se il rinunciante ha figli o nipoti e fare un corretto albero genealogico per capire chi eredita e chi deve redigere la successione ereditaria.

Altra cosa da considerare è il tipo di successione di cui stiamo parlando, perchè le quote potrebbero essere diverse in caso di testamento con riserva di legittima.

Buona serata

Risposta

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avvocato Federica Rosa

Federica Rosa

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Sono avvocato civilista a Modena; presto assistenza legale a privati ed imprese in materia di Diritto Immobiliare e Diritto Successorio.

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