Il Social lending crowdfunding, o P2P lending, è una modalità per trovare prestiti di denaro “peer to peer”, attraverso apposite piattaforme online; si tratta di una alternativa al credito bancario, più rapida e flessibile.
Il mercato del social lending crowdfunding è cresciuto negli ultimi anni e rappresenta una soluzione per arginare il credit crunch, traducibile con “stretta del credito”, ossia un calo significativo dell’offerta di credito. Il lending crowdfunding è dunque uno strumento a disposizione di imprenditori ed aziende per trovare liquidità, in modo alternativo o complementare al canale bancario.
Nella maggior parte dei casi, il lending crowdfunding consente di ottenere prestiti in tempi brevi, in modo semplice e trasparente; chi presta il denaro ha la possibilità di diversificare il portafoglio di investimenti e di ottenere rendimenti più elevati, essendo più alti i tassi d’interesse. Inoltre, chi presta un finanziamento attraverso una piattaforma di lending crowdfunding contribuisce attivamente alla crescita del tessuto imprenditoriale italiano e delle aziende che ricevono il denaro.
Cos’è il social lending crowdfunding?
Il social lending (o lending based crowdfunding) è uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto.
Banca d'Italia - Disposizioni per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche - Sezione IX
Il P2P lending, o social lending crowdfunding, è dunque una forma di erogazione di prestiti alternativa al credito bancario; il denaro viene prestato ad imprese o privati che hanno bisogno di fondi per portare avanti progetti professionali o per motivi personali, ottenendo poi il rimborso del capitale e i relativi interessi.
Si tratta di una soluzione nata per sopperire alla mancanza di liquidità nel sistema creditizio. Grazie alla possibilità di smobilizzare i fondi in breve tempo, il lending crowdfunding ha fornito alle imprese le risorse necessarie a crescere ed innovare, senza essere soggetti alla rigidità delle procedure bancarie.
Le piattaforme online hanno il compito di mettere in contatto domanda ed offerta, selezionando, approvando ed organizzando i flussi finanziari. Ogni finanziamento viene erogato in forma di prestito con un determinato tasso e una durata stabiliti dalla piattaforma.
Come funziona il lending crowdfunding?
Attraverso il social lending crowdfunding, privati ed imprese che necessitano di un prestito possono presentare il loro progetto sulle piattaforme di lending crowdfunding e trovare dei finanziatori, disponibili ad investire i loro risparmi a tassi di interesse superiori rispetto a quelli bancari.
Le piattaforme sono riconosciute come istituti di pagamento o di credito, sono sottoposte alla vigilanza della Banca d’Italia e dispongono di propri strumenti diversificati per tutelare l’investitore.
In genere si possono distinguere tre tipi di raccolta fondi:
- Customer: prestiti tra privati, il tempo medio di rientro va da 3 a 72 mesi.
- Business: prestiti alle imprese, che possono essere fatti sia da privati che da investitori professionali; la durata va da 6 a 84 mesi.
- Real estate: prestiti ad imprese immobiliari, per il finanziamento della riqualificazione, costruzione o acquisto della prima casa.
I soggetti coinvolti sono:
- I prenditori (borrowers), interessati al finanziamento;
- I prestatori (lenders), che investono le somme;
- I gestori delle piattaforme, che offrono il sistema tecnologico ed altri servizi aggiuntivi come, ad esempio, lo screening dei prenditori.
Le garanzie, nel social lending crowdfunding, funzionano diversamente rispetto al settore bancario. Le piattaforme offrono gli strumenti necessari a valutare l’affidabilità della controparte. Ad esempio, le piattaforme assegnano un rating alle aziende, borrowers, tramite cui un investitore può desumere se l’azienda che intende finanziare è affidabile o se risulta essere ad elevato tasso di rischio. Il punteggio di rating è alto se le aziende sono note per il puntuale rispetto del piano di restituzione del finanziamento; in caso contrario, il punteggio sarà invece basso.
Un rating più basso comporta interessi più elevati e un prestito più oneroso per il borrower, mentre da un rating migliore discendono condizioni più favorevoli per chi chiede il prestito.
Nel caso in cui un prestito non venga pagato, rimangono praticabili le procedure classiche per il recupero del credito.
Le norme di riferimento
In Italia il crowdfunding è disciplinato da alcune norme del TUF e dal nuovo regolamento della Consob, recentemente emanato. Tuttavia, il p2p lending dispone di un quadro normativo dedicato, diverso rispetto a quello previsto per il crowdfunding.
Tale modalità di finanziamento rientra nei cosiddetti contratti di mutuo, disciplinati dall’articolo 1813 del Codice Civile:
”il contratto col quale una parte consegna all’altra una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità”
Tale classificazione pone il lending crowdfunding tra i contratti non bancari utilizzabili come fonti di finanziamento. Pertanto, si tratta di un contratto che può essere stipulato tra privati, mentre l’attività di “intermediazione” svolta dalle piattaforme di P2P lending è soggetta ad autorizzazioni e controlli da parte della Banca d'Italia.
Le piattaforme di lending crowdfunding
Le piattaforme online possono:
- Fornire ai clienti un sistema di pagamento;
- Prestare servizi aggiuntivi collegati al pagamento.
Le piattaforme online NON possono raccogliere o detenere fondi, attività questa riservata alle banche o agli intermediari autorizzati.
A tal proposito, la Banca d’Italia ha dedicato al social lending la sezione IX delle Disposizioni per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche, specificando:
L’operatività dei gestori dei portali on-line che svolgono attività di social lending (di seguito, “gestori”) e di coloro che prestano o raccolgono fondi tramite i suddetti portali (di seguito, rispettivamente, “finanziatori” e “prenditori”) è consentita nel rispetto delle norme che regolano le attività riservate dalla legge a particolari categorie di soggetti (ad esempio, attività bancaria, raccolta del risparmio presso il pubblico, concessione di credito nei confronti del pubblico, mediazione creditizia, prestazione dei servizi di pagamento).
Banca d'Italia - Disposizioni per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche - Sezione IX
Quali sono i vantaggi del lending crowdfunding?
I vantaggi per i prenditori
Attraverso le piattaforme di lending crowdfunding i prenditori interessati a ricevere un finanziamento possono effettuare delle richieste in modo molto semplice, inserendo i propri dati nella piattaforma e aspettando una valutazione.
L'azienda che intenda raccogliere finanziamenti attraverso le piattaforme in argomento, oltre al merito creditizio, deve possedere altri requisiti:
- avere sede in Italia;
- avere almeno un bilancio depositato;
- alcune piattaforme richiedono un fatturato minimo.
In genere, è possibile chiedere finanziamenti fino a 3 milioni e mezzo di euro.
In definitiva, il il lending crowdfunding è una opportunità per le piccole aziende in cerca di liquidità, consentendo un accesso al credito più semplice e veloce rispetto al credito bancario: basta caricare i documenti richiesti sulla piattaforma e si ottenere avere delle risposte in pochi giorni.
I vantaggi per gli investitori
Il prestatore può ricevere interessi che variano dal 4% al 7%, potendo decidere anche di ritirare i soldi prima della naturale scadenza del prestito, cedendo il portafoglio di investimeni residuo in un mercato secondario sempre attraverso la piattaforma. Per abbassare il livello di rischio, inoltre, gli investitori possono ripartire gli investimenti su più progetti, diversificando il portafoglio e dunque il rischio connesso all'investimento.
In definitiva, il lending crowdfunding consente agli investitori di ottenere guadagni più elevati rispetto ai prodotti tradizionali, e di investire nell’economia reale sapendo come saranno spesi i soldi investiti. C'è poi un altro aspetto da considerare: la consapevolezza di aiutare un’azienda italiana a crescere. Questo rende il lending crowdfunding una modalità di investimento che coinvolge in maniera più diretta gli investitori nei progetti imprenditoriali destinatari dei finanziamenti.
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Stefano Toro
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