Gentile Fabio,
se Lei abita nella casa in cui è ospite, non potrà far altro che dichiarare di essere lì domiciliato, trattandosi della verità: la legge non Le impedisce di avere il domicilio come ospite in una casa dove non abbia un contratto di affitto.
Il fatto che Lei non abbia un contratto di affitto o altro modo per provare un Suo collegamento stabile con il luogo in questione attiene alla eventualità di controlli ulteriori e successivi alla autocertificazione richiesta per gli spostamenti e, si badi, non si tratta di un requisito espressamente richiesto dalla legge (l'avere un contratto di affitto).
Circa gli spostamenti, nel Suo caso sarebbe semmai consigliabile di provare, oltre che con la autocertificazione, con mezzi ulteriori l'impegno o rapporto di lavoro che la porta a spostarsi dal luogo in cui ha il domicilio come ospite al posto di lavoro.
In caso di controlli, provando in maniera efficace che si sta effettivamente spostando per lavoro, avrà adempiuto a quanto la legge Le chiede di fare, ossia motivare lo spostamento ed indicare il luogo dal quale e verso il quale si sta spostando, ossia il posto di lavoro e il luogo in cui Lei è al momento domiciliato.
Più che il luogo in cui si è domiciliati, rileva il motivo per il quale ci si sta spostando e nel caso del lavoro si tratta di "comprovate esigenze lavorative".
Quanto alla interazione con le forze dell'ordine in caso di controlli: non possiamo prevedere o ipotizzare contestazioni non fondate su quanto la legge al momento prescrive.
Cordiali saluti.