Buonasera,
la disponibilità della banca a concedere il mutuo è sempre limitata nel tempo: scaduto il termine ivi stabilito, è necessario ripetere l'istruttoria ex novo. Non è facile ottenere una proroga della delibera di concessione del mutuo.
Certamente, se nel frattempo la banca ha modificato i canoni di stima del bene ed i criteri di valutazione della solvibilità del cliente mutuatario e, magari, si sono anche verificate variazioni nella sua situazione reddituale o anche solo debitoria, il rischio che l'istituto ci "ripensi" potrebbe essere concreto.
La durata limitata nel tempo della delibera del mutuo, invero, è una garanzia posta proprio a tutela della banca affinchè dal momento della concessione del mutuo a quello del rogito la situazione personale del cliente e quella del bene non muti con suo pregiudizio.
Il problema, per la verità, potrebbe essere affrontato sotto altro profilo.
Se non fosse possibile la proroga della delibera del mutuo ovvero la stessa imponesse aggiornamenti dei tassi o altro in danno del mutuatario, varrebbe la pena rogitare ugualmente entro il termine di durata della delibera lasciando un deposito dal notaio fino alla fine dei lavori ed alla consegna con la previsione di penali se si dovessero superare termini previamente stabiliti.
Quanto sopra per dire che un'analisi puntuale della posizione della banca rapportata ai pro ed ai contro di un rogito "prematuro" rispetto al completamento dei lavori di realizzazione dell'unità immobiliare, potrebbe ben essere risolto a livello contrattuale ri-negoziando con l'impresa di costruzioni i termini dell'accordo preliminare.
Non si dimentichi, infatti, che quest'ultima è comunque responsabile del ritardo laddove non sia in grado di provare che esso sia dipeso da impossibilità della prestazione derivante da causa a lei non imputabile e che alla responsabilità, consegue l'obbligo di risarcire ogni danno procurato.
Cordiali saluti