I concetti di residenza, domicilio e abitazione vengono utilizzati dalla normativa Covid al fine di individuare i luoghi verso i quali o dai quali è consentito spostarsi per le ragioni consentite. L'ovvia finalità è quella di limitare gli spostamenti al fine di contenere il diffondersi dei contagi da coronavirus.
Come abbiamo ampiamente visto con le risposte fin qui pubblicate sull'argomento: il cambio di domicilio non necessita di alcuna formalità, diversamente dal cambio di residenza.
Si tratta di una situazione di fatto che presuppone un collegamento stabile con un determinato luogo, collegamento per esigenze di natura "economico-sociale". Esemplificando: ho il domicilio in una determinata località per motivi di lavoro.
È possibile eleggere un domicilio temporaneo?
Normalmente non vi è alcun limite ad eleggere un domicilio temporaneo: basta il materiale trasferimento presso il luogo scelto, da provare all'occorrenza con una normale autocertificazione.
Bisogna poi essere in grado, sempre ove se ne presenti la necessità, di dimostrare di vivere effettivamente presso il luogo in cui si dichiari di avere il domicilio.
"Ma durante il lockdown o in presenza di limitazioni agli spostamenti, posso ricorrere ad un cambio di domicilio temporaneo per giustificare uno spostamento?"
Il senso di molte domande ricevute sembra essere infatti questo: cambiare il domicilio, durante il lockdown con i noti limiti agli spostamenti, per raggiungere una località presso la quale ci si vuole trattenere temporaneamente o una persona che lì risiede.
In sostanza, giustificare lo spostamento verso una località indicando nel modulo per la autocertificazione di essere lì domiciliati e di avervi appena eletto il domicilio.
Finora, non si tratta di una possibilità espressamente vietata, e né i vari DPCM disciplinano ogni singola concreta possibilità. Neanche i chiarimenti forniti dalle FAQ ai provvedimenti del Governo hanno menzionato l'eventualità che si cambi il domicilio durante il lockdown, magari in via solo temporanea.
Tuttavia, bisogna fare attenzione: dai DPCM finora emanati e successivi chiarimenti forniti dal Governo, emerge la necessità di intepretare in maniera restrittiva le norme che disciplinano gli spostamenti consentiti.
A tal proposito, conviene riferirsi alle motivazioni che giustificano gli spostamenti: "motivi di lavoro, situazioni di necessità, motivi di salute". Se ad esempio come sappiamo è consentito spostarsi per motivi di lavoro, si può concludere che sia anche consentito cambiare domicilio e spostarsi per raggiungere il nuovo domicilio presso il quale abiterò per motivi di lavoro.
Diversamente, se ci si sta spostando per raggiungere una località per ragioni che non sono tra quelle ammesse, dichiarare di aver appena eletto il domicilio (oltretutto in via temporanea), in quella particolare località potrebbe non essere di aiuto e dunque non giustificare lo spostamento.
Ad esempio: se intendo raggiungere un mio familiare o fidanzato/a in un'altra Regione: questa non figura, al momento, tra le ragioni che giustificano lo spostamento e un contestuale cambio di domicilio. Senza alcun mezzo che provi un preesistente collegamento con il luogo presso il quale mi sto recando, dichiarare in caso di controlli di aver appena cambiato il domicilio rischia di sembrare un modo per aggirare la normativa che mira a limitare gli spostamenti.
In definitiva: in mancanza di precise indicazioni, conviene attenersi alla lettera del DPCM quanto ai motivi che consentono gli spostamenti.
Si consideri poi che tanto il domicilio che l'abitazione e la residenza, luoghi presso i quali e dai quali ci si può spostare per i motivi consentiti, condividono l'elemento della stabilità: un collegamento stabile con un certo luogo dove si vive e che contrappone tali luoghi alle seconde case, dove non è consentito andare (se non per casi eccezionali, come chiarito dalle FAQ al DPCM).
Per concludere, l'idea di un domicilio temporaneo, se non motivato dalle stesse ragioni che giustificano anche gli spostamenti, appare piuttosto contraddittoria alla luce della normativa emergenziale.