Ho firmato un compromesso per la vendita di casa ma causa covid dovrò ritardare la consegna. Sono tenuto ad indennizzare l'acquirente?
Buongiorno, a settembre 2019 ho firmato un compromesso per la vendita della mia attuale casa con un termine essenziale di rogito e consegna per il 30 Giugno 2020. Preciso che ho acquistato una casa in costruzione e all'atto della stipula compromesso era garantita la consegna dell'alloggio nuovo per fine maggio 2020 quindi con un po' di anticipo.
La pandemia Covid-19 ha fermato ovviamente anche i cantieri, motivo per cui i primi di Aprile avvisavo il mio acquirente che probabilmente avrei dovuto chiedergli una proroga della consegna in quanto con il cantiere fermo sicuramente non sarebbero riusciti a consegnarmi casa entro Maggio 2020 né Giugno 2020.
Formalizzavo in via ufficiale la richiesta la seconda settimana di Maggio a ripresa cantiere, con in mano una lettera dell'impresa costruttrice che attestava il fermo causa Covid-19 e il posticipo consegna chiavi a Settembre 2020.
Di fronte alla mia richiesta ufficiale il mio acquirente mi concede proroga di consegna a Settembre 2020 solo dopo l'accollo totale da parte mia dell'affitto che dovrebbe pagare per i mesi di Luglio, Agosto e Settembre. Voglio specificare che io ho dato piena disponibilità ad effettuare comunque il rogito entro il 30 Giugno e posticipare solo la consegna delle chiavi a Settembre.
Voglio precisare un'altra cosa, dopo il compromesso il sottoscritto ha sempre dato disponibilità all'acquirente di recarsi presso la mia abitazione per prendere misure, far vedere appartamento a genitori senza mai mettere il veto su nulla.
Vi chiedo sono tenuto a dover corrispondere qualche tipo di indennizzo (tipo 50% affitto) all'acquirente anche se la colpa del rinvio della consegna delle chiavi non è palesemente imputabile a me?
Grazie
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