Cosa fare quando muore l'usufruttuario
Quando muore l'usufruttuario il nudo proprietario deve comunicare all'Agenzia delle Entrate il ricongiungimento dell'usufrutto : si tratta di una voltura che segnala l'estinzione dell'usufrutto e la maturazione del pieno diritto di proprietà sull'immobile. Il proprietario potrà prendere possesso dell'immobile e pretendere la consegna delle chiavi.
L'usufrutto decade con la morte dell'usufruttuario
Gentile Manuel, dalla Sua domanda non appare molto chiara la provenienza dell'immobile (compravendita, donazione, ecc...): da ciò che si evince dalla Sua esposizione dei fatti però la materia successoria non pare coinvolta in quanto il trasferimento del diritto in Suo favore è avvenuto prima del decesso dell'usufruttuario. Eventuali profili da attenzionare potrebbero sussistere qualora la quota Le sia stata donata se il donante ha figli o coniuge.
La consegna delle chiavi
Ad ogni modo, quando muore l'usufruttuario il diritto di usufrutto si estingue per legge e la nuda proprietà si "espande" diventando piena proprietà. Ciò vuol dire che oltre ad avere il diritto di vendere l'immobile (che sussisteva anche come nudo proprietario) può utilizzarlo nei limiti della Sua quota e sicuramente potrà pretendere la consegna delle chiavi da chiunque le abbia.
Gli adempimenti con l'Agenzia delle Entrate: la riunione di usufrutto
Alla morte dell'usufruttuario gli adempimenti con l'Agenzia delle Entrate consistono nella comunicazione del ricongiungimento di usufrutto, noto anche come riunione di usufrutto: si tratta di una voltura volta a segnalare l'estinzione dell'usufrutto e il Vostro diritto di pieni proprietari. Il costo è da dividere al 50% con il comproprietario.
Vendita dell'immobile
Qualora Lei e l'altro comproprietario siate d'accordo sulla vendita dell'immobile non dovrebbero esserci ostacoli; laddove invece il comproprietario ostacoli questa Sua decisione sarà possibile per Lei adire il Giudice per sciogliere la comunione. Le consiglio comunque di intavolare al più presto una trattativa e raggiungere un accordo con il comproprietario, possibilmente per mezzo di un Legale di Sua fiducia, volto ad evitare questa seconda ipotesi in quanto si tratterebbe di fatto di una vendita forzata, quindi all'asta, che porterebbe ad un realizzo inferiore rispetto al valore di mercato del bene.
Le suggerisco infine di incaricare un Legale per comprendere se Lei possa vantare diritti su altri beni di proprietà del defunto, visto che non ha scritto il Suo grado di parentela e se vi siano o meno altri parenti di grado superiore al Suo.
Sperando di esserLe stata utile saluto cordialmente.