Successione Ereditaria: Tempi E Modalità Di Presentazione Della Dichiarazione Di Successione

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla apertura della successione, che normalmente coincide con la morte del de cuius. Gli eredi hanno tempo 10 anni per accettare l'eredità, a meno che non siano già in possesso dei beni ereditari: in questo caso, il termine per accettare l'eredità è di 3 mesi. Per la successione i tempi di attesa per il compimento della procedura variano da alcune settimane a vari mesi, a seconda delle circostanze e della consistenza del patrimonio ereditario. In questo articolo vediamo i tempi della successione ereditaria; i termini e le modalità per la presentazione della dichiarazione di successione e i soggetti a ciò tenuti.



La successione ereditaria in generale

Il termine per la presentazione della dichiarazione di successione decorre dalla apertura della successione ed è di 12 mesi. Nel caso si lascino in eredità beni immobili, la dichiarazione di successione può essere presentata anche all'ufficio di competenza nel luogo ove si trovano gli stessi.

Con la successione ereditaria si trasferiscono tutte le posizioni giuridiche, attive o passive, dal de cuius, ovvero il deceduto, al successore; questi può succedere a titolo universale o particolare.

Successione a titolo universale

Con la successione ereditaria a titolo universale l’erede subentra (in quota o per l’intero) nella totalità dei diritti e degli obblighi che non si estinguono con la morte del de cuius.

Colui che succede a titolo universale è chiamato a subentrare in tutti i rapporti patrimoniali trasmissibili, acquisendo dunque anche gli eventuali debiti del defunto. Solo a seguito dell'accettazione dell'eredità il chiamato all'eredità diventa erede universale

Successione a titolo particolare

Con la successione ereditaria a titolo particolare, il successore, detto legatario, subentra solo in uno o più rapporti patrimoniali ben precisi e definiti del defunto.

Il legatario diventa erede a titolo particolare automaticamente all’apertura della successione senza che sia necessaria alcuna accettazione del lascito, ricevendo in via generale solo un vantaggio dall’attribuzione patrimoniale.

Il legatario non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari, gravanti solo sugli eredi in proporzione alle loro quote, anche se il testatore può prevedere per il legatario il compimento di una determinata prestazione, entro il limite comunque del valore del bene ricevuto.

Entro quanto tempo gli eredi possono accettare l'eredità?

Per accettare l'eredità gli eredi hanno 10 anni dalla morte del de cuius o comunque dalla apertura della successione; se invece il chiamato all'eredità è già in possesso dei beni ereditari il termine per accettare l'eredità è di 3 mesi.

Accettazione dell'eredità con beneficio di inventario

L'eredità va accettata dall'erede; l'accettazione può dirsi beneficiata o con beneficio di inventario: il chiamato all'eredità decide di accettare l'eredità ma con il vincolo che il patrimonio del de cuius rimanga separato dal patrimonio personale; pertanto, dovrà essere eseguito un inventario.

L'accettazione beneficiata dell'eredità è frequente quando il deceduto lascia debiti e la massa ereditaria non è chiaro se sia attiva o passiva fino ad inventario terminato. A tal proposito vedi: Rinuncia all'eredità e debiti tributari.

L'accettazione beneficiata o con beneficio di inventario è obbligatoria per i chiamati all’eredità che siano minori di età, interdetti, inabilitati, persone giuridiche, fondazioni, associazioni ed enti non riconosciuti; in questi casi l'accettazione è compiuta, per la particolarità dei soggetti, dai loro rappresentanti espressamente a tal fine autorizzati (tutori, amministratori di sostegno).

Rinuncia all'eredità: la rappresentazione

Nel caso uno degli eredi rinunci alla propria quota di eredità, troverà applicazione l'istituto della rappresentazione: subentrano nella posizione di erede i discendenti del chiamato all'eredità che ha rinunciato, che potranno a loro volta accettare o rinunciare alla quota di eredità.

La rappresentazione fa subentrare i discendenti legittimi nel luogo e nel grado del loro ascendente, in tutti i casi in cui questi non puo' o non vuole accettare l'eredita' o il legato.

Si ha rappresentazione nella successione testamentaria quando il testatore non ha provveduto per caso in cui l'istituto non possa o non voglia accettare la eredita' o il legato, e sempre che non si tratti di legato di usufrutto o di altro diritto di natura personale.

Articolo 467 Codice Civile

La rappresentazione ha luogo, nella linea retta, a favore dei discendenti dei figli legittimi, legittimati e adottivi, nonche' dei discendenti dei figli naturali del defunto, e, nella linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto.

Articolo 468 Codice Civile

La rappresentazione opera ove i chiamati all'eredità che rinunciano (rappresentati) siano figli o fratelli del defunto; i loro discendenti (rappresentanti) potranno accettare l'eredità. Qualora anch'essi rinuncino, il diritto di accettare o rinunciare si trasmette ai loro discendenti e così via all'infinito. Si tratta di una situazione che si determina normalmente in caso di successione legittima, dal momento che il chiamato all'eredità sarà necessariamente il figlio o fratello del de cuius: in caso di rinuncia, opera la rappresentazione e il diritto all'accettazione si trasmette ai discendenti.

In caso di successione testamentaria, ove il chiamato all'eredità sia direttamente un nipote, la rappresentazione non opera: come abbiamo visto, questa richiede che il rappresentato sia un figlio o fratello del defunto. In tal senso si è espressa la Cassazione con la sentenza 22840/2009.


La dichiarazione di successione

Entro quanto tempo va presentata la dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla apertura della successione; nel caso la dichiarazione di successione venga presentata in ritardo verranno applicate le sanzioni per ravvedimento operoso in moratoria di pagamento.

Decorrenza del termine per la presentazione della dichiarazione di successione

Il termine per la presentazione della dichiarazione di successione decorre dalla apertura della successione, adempimento che normalmente viene eseguito alla morte del de cuius.

Quanto tempo occorre per completare la successione?

I tempi di attesa per gli eredi variano e possono essere anche lunghi: per completare la pratica di successione sono necessari tempi che vanno da alcune settimane a vari mesi, a seconda delle circostanze e dalla consistenza del patrimonio ereditario.

Chi deve presentare la dichiarazione di successione?

I soggetti tenuti a presentare la dichiarazione di successione sono i chiamati all’eredità ossia:

  • gli eredi che hanno accettato l’eredità
  • i legatari testamentari
  • eventuali rappresentanti legali degli eredi o dei legatari, qualora gli eredi siano incapaci
  • coloro che hanno il possesso dei beni di proprietà della persona scomparsa di cui non si hanno più notizie dal almeno due anni e per la quale hanno richiesto al Tribunale di dichiararne l’assenza
  • gli amministratori dell’eredità, nominati se il testamento designa un erede sotto condizione, cioè al verificarsi di un certo evento futuro e incerto
  • il curatore dell’eredità giacente, nominato dal Tribunale per amministrare l’eredità in caso di rinuncia degli eredi non in possesso dei beni ereditari oppure nell’attesa venga dichiarata accettazione o meno per gli altri eredi
  • gli esecutori testamentari, incaricati dal de cuius per l’esecuzione delle sue volontà
  • i trustee, ossia i soggetti terzi cui è affidata la gestione e protezione dei propri averi, senza cederne proprietà e godimento con la costituzione di un trust

Quando non è necessario presentare la dichiarazione di successione?

Non sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione:

  • Il coniuge e i parenti in linea retta a cui è stato devoluto un attivo ereditario non superiore a € 100.000,00, senza beni immobili o diritti reali immobiliari su fabbricati o terreni
  • chi ha rinunciato all’eredità e al legato.

Inoltre, non è tenuto a presentare la dichiarazione di successione l'amministratore di sostegno alla morte del beneficiario.

Come presentare la dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione può essere presentata solo in via telematica attraverso i servizi online e il software messi a disposizione dalla Agenzia delle Entrate.

Il contribuente può presentare la dichiarazione servendosi di un intermediario abilitato. Nel caso di chi scrive, essendo avvocato e avendo anche svolto la pratica notarile, sono abilitata a presentare la dichiarazione di successione su tutto il territorio italiano così da garantire un servizio immediato, ed evitare che il patrimonio del defunto rimanga congelato presso gli Istituti di Credito.

Gli adempimenti in banca

Contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione il soggetto erede provvede, tramite richiesta telematica alla propria banca, al pagamento delle imposte ipotecarie, catastali, di bollo, delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali in autoliquidazione, potendo ottenere dopo i controlli dell’Ufficio una ricevuta e copia semplice della dichiarazione di successione con gli estremi di registrazione, comunque inserita nel “cassetto fiscale” del contribuente.

Può capitare che la Banca abbia delle policy interne che richiedano un atto notorio, ovvero l'atto pubblico eseguito davanti al Notaio, alla presenza di due testimoni, che dichiari chi siano gli eredi, e che ad pluris può dichiarare eseguita l'accettazione dell'eredità.

Diverso è l'atto sostitutivo di notorietà, ossia l'autocertificazione in cui si dichiarano gli eredi e che viene firmata davanti al funzionario del Comune di residenza di un erede.

Imposte di successione

Le imposte di successione relative agli immobili sono fisse nel caso almeno uno degli eredi goda dei requisiti per la richiesta di agevolazione prima casa ovvero ammontano al 3% negli altri casi per abitazioni e accessori; variano per le altre categorie di immobili.

Non sono assoggettati ad imposte di successione:

  • i denari fino a 1 milione di euro per eredità in linea retta per ciascun erede (cioè da genitori a figli o tra coniugi) oltre a tale cifra è prevista un'imposta di successione del 4%.
  • i denari fino a 100 mila euro per fratelli e sorelle; oltre a tale cifra è prevista un'imposta di successione del 6%.

Per i parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al 3° grado è prevista un'imposta di successione del 6%.

Per tutti gli altri eredi non è prevista alcuna franchigia ed è prevista un’imposta di successione dell’8%.

In tutte le ipotesi il sistema telematico farà il calcolo dei bolli da corrispondere oltre alle imposte.

La ricevuta ottenuta a seguito della dichiarazione di successione, di solito ottenibile in circa quindici giorni, permette di svincolare le somme presenti su conti correnti e investimenti presso tutti gli Istituti di Credito in cui il de cuius aveva fondi.

Facciamo un esempio: se il deceduto aveva un coniuge con un conto cointestato, presentando la dichiarazione di successione in via telematica, nel giro di poche settimane potrà riavere disponibilità del conto corrente bloccato al momento del decesso, senza dovere attendere i tempi lunghi che si avevano con il cartaceo.

Cosa dichiarare, e cosa no.

Per quanto riguarda il contenuto della dichiarazione di successione essa deve comprendere tutti i beni e i diritti che spettavano al defunto, ossia i beni mobili, immobili, titoli al portatore, contanti, valori preziosi, rendite, pensioni, crediti, liquidazioni quote societarie, azioni, obbligazioni, quote sociali, aziende, BOT e CCT anche se esenti dall’imposta di successione.

Non devono essere dichiarate in successione le indennità di fine rapporto del prestatore di lavoro e quelle spettanti agli eredi per assicurazioni previdenziali obbligatorie o sulla vita.


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Federica Rosa

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Avvocato civilista a Modena, fornisco assistenza sulla contrattualistica a imprese di piccola e media dimensione per gestione ordinaria degli affari. Mi occupo principalmente di Diritto Civile, Diritto Successorio e Diritto Immobiliare.

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