Se l'acquirente si ritira dopo la proposta di acquisto accettata: deve pagare caparra e provvigione?

Buongiorno,
come acquirente ho presentato una proposta di acquisto per un appartamento; durante l’incontro mi è stato detto che la caparra confirmatoria sarebbe stata dovuta solo a seguito della eventuale accettazione della mia offerta di acquisto da parte del venditore. La mia offerta è stata accettata ma nel frattempo ho cambiato idea e deciso di rinunciare all'acquisto. Intendo recedere dalla proposta di acquisto accettata. L’agente immobiliare mi ha intimato di pagare entro 3 giorni la caparra pattuita di 10 000€ e oltre che la provvigione per l’agenzia immobiliare.

Tuttavia, non ho stipulato alcun contratto con l'agenzia immobiliare né pattuito alcuna provvigione né concordato niente in caso di recesso dalla proposta di acquisto.

La mia domanda: è possibile svincolarsi da una proposta di acquisto accettata senza dover versare la caparra e pagare la provvigione all'agenzia immobiliare?

Risposte (1)

Buongiorno, devo premettere che per dare una risposta al quesito dovrei prendere visione del contenuto della proposta d’acquisto che, generalmente, è irrevocabile per un certo periodo dalla sua sottoscrizione.

Orbene, se il venditore ha accettato la proposta entro questo termine, l’accordo si perfeziona in un preliminare o, come si dice più correttamente in questi casi, in un preliminare di preliminare, vincolante per le parti.

Revoca della proposta di acquisto dopo l'accettazione

La rinuncia, consistente sostanzialmente in una revoca della proposta di acquisto, potrebbe essere impedita dalla pattuita irrevocabilità. In ogni caso e salvo questo aspetto dirimente, la revoca della proposta potrebbe anche operare ma solo se portata a conoscenza dell’altra parte prima che questa la accetti.

La provvigione all'agenzia immobiliare

Ciò posto, stante l’intervenuta conclusione del contratto, è dovuto il pagamento della provvigione all’agente immobiliare se essa è da ricondursi alla sua intermediazione. A nulla vale la circostanza che Lei non abbia concluso alcun contratto con l’agenzia immobiliare: non è necessario un incarico delle parti per poter maturare il diritto alla provvigione bastando solo che l’opera di intermediazione per la conclusione dell’affare non sia da queste rifiutata.

La caparra

Non solo, è dovuta anche la caparra. Mi spiego: generalmente all’atto della sottoscrizione della proposta il proponente consegna all’agente una somma di denaro a titolo di cauzione che si trasforma in caparra all’accettazione e che, come tale, l’agente ha l’obbligo di consegnare al venditore proprio a garanzia dell’adempimento degli impegni assunti dalle parti.

Risposta

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avvocato Angela Poggi

Angela Poggi

Avvocato immobiliarista a Varese

Avvocato civilista a Busto Arsizio, appassionata di diritto immobiliare e diritti reali.
Mi occupo di compravendite immobiliari e locazioni, affitti e comunioni, condominio.

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