Il rogito è stato rinviato per volontà del venditore: posso recedere dall'acquisto dell'immobile e non andare a rogito?

Buongiorno a tutti,
in data 16 marzo avrei dovuto rogitare l'acquisto del mio immobile; Il rogito è stato posticipato all'8 aprile dal venditore in quanto non residente nella Regione.

Vorrei sapere se è possibile recedere dall'acquisto dell'immobile o comunque richiedere una riqualificazione dell'immobile. Il rogito è stato rinviato per volontà del venditore.

Ci sono poi altre cose non chiare in questa compravendita:

  • mi hanno richiesto un valore di 330.000 euro di cui 30,000 versati con scrittura privata con l'indicazione "acquisto mobili"
  • Tutti i documenti notarili e di mutui hanno come valore dell'immobile 300.000, dei 30.000 versati non si fa menzione.

In conclusione, volevo chiedere, visto il danno che sto subendo a causa del rinvio del rogito, se in ragione dell'emergenza coronavirus potevo in qualche modo recedere dall'acquisto dell'immobile o chiedere il risarcimento dei danni.

Risposte (3)

Gent.ma Sig. ra Valeria,
tutti gli atti, indipendentemente dalla residenza dei soggetti, sono spostati qualora una persona esegua un'auto dichiarazione per coronavirus, poichè mi pare che il suo sia un rogito e non un atto giudiziale, il quale sarebbe spostato d'ufficio ad aprile.

Il Suo quesito è molto complesso e richiederebbe l'analisi dei documenti in quanto ci sarebbe da capire:

  1. in prima battuta, quale sia la reale motivazione per cui è stato rinviato il rogito
  2. in seconda battuta perchè i 30.000,00 non vengono denunciati?

Da quello che Lei scrive non trovo nulla di poco legale bensì la necessità di indicare in rogito ciò che è stato previamente pattuito.

Quanto alla diminuzione del prezzo, nulla è stato stabilito dalle Autorità, se non agevolazioni per sospendere i mutui e finanziamenti, quindi nel caso Lei ne abbia bisogno potrà godere di un'ulteriore proroga.

Le consiglio la lettura di:

Spero di esserLe stata d'aiuto almeno in una prima lettura della questione,

Buona domenica.

Risposta

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avvocato Federica Rosa

Federica Rosa

Avvocato immobiliarista a Modena

Sono avvocato civilista a Modena; presto assistenza legale a privati ed imprese in materia di Diritto Immobiliare e Diritto Successorio.

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Gentile Signora Valeria,
Mi associo alle conclusioni della Collega, aggiungendo che siamo di fronte ad un ritardo incolpevole (e per la precisione, per caso fortuito - cioè avvenimento imprevedibile ed eccezionale - e/o forza maggiore - da intendersi come quella forza esterna che determina la persona a compiere un’azione cui questa non può opporsi), vista l'emergenza sanitaria in atto e il fatto che presentarsi ad un rogito non mi pare sia un'esigenza sussumibile in nessuna di quelle per le quali sono consentiti gli spostamenti negli ultimi DPCM.

Anzi, volendo essere precisi, se la parte venditrice avesse acconsentito a lasciare il proprio Comune di residenza per questo motivo avrebbe agito contro la norma giuridica che impone invece di non farlo.

Pertanto, se Lei si opponesse allo slittamento della stipula del rogito temo che potrebbe essere qualificata Lei stessa come inadempiente, con tutte le conseguenze che ne derivano in punto di risarcimento del danno.

Con riguardo invece alla questione dei 30.000 euro, per rispondere avrei bisogno di sapere in cosa consiste la scrittura privata in forza della quale Lei li ha versati e se questa è in qualche misura riconducibile al rogito fissato per l'8 di aprile.

Inoltre, in questa data deve stipulare un contratto preliminare (in senso non giuridico "compromesso") o il contratto definitivo? In questo secondo caso, è mai stato stipulato un "compromesso"? Immaginando che abbia pagato con un mezzo di pagamento tracciato (assegno o bonifico; e non in contanti visto l'attuale limite di 3.000 euro) in ogni caso sicuramente contatterei il venditore o l'agente o il notaio stesso, o meglio tutti e tre, per far imputare l'acconto già pagato alla compravendita.

Sperando di esserLe stata utile, resto in attesa se vorrà di risposte alle domande che Le ho posto.

Risposta

avvocato Caterina Martino

Caterina Martino

Avvocato Civilista a Firenze
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Buongiorno
mi associo alle risposte delle colleghe (sia in merito all'interpretazione dei decreti sul coronavirus e all'applicazione delle norme pertinenti al suo caso previste dal codice civile, sia in merito alla necessità di esaminare i documenti).

Aggiungo che, per come è stato rappresentato, l'acquisto dell'immobile avviene attraverso più atti collegati (proposta di acquisto, scrittura privata), ciascuno dei quali richiede un esame specifico (le eventuali invalidità potrebbero riguardare solo uno di questi).

In questo momento di emergenza appare opportuno attendere, perchè le nuove norme sono oggetto di continue modifiche.

Qualora l'acquisto costituisca per lei la prima casa (ovvero l'abitazione), il protrarsi del rinvio potrebbe far venir meno il suo interesse, ma ciò dovrebbe essere verificato nel dettaglio rispetto alla "causa di forza maggiore" che impedisce il rogito (e che potrebbe essere superato con una procura del venditore).

Spero di esserle stato utile e resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.

Risposta

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Stefano Toro

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